Corriere della Sera (Milano)

L’«antivirus» dei giochi alla milanese

Dalla rievocazio­ne delle Cinque Giornate contro Radetzky al Monopoli dei «danée» Giri dell’oca e pedine da Fuorisalon­e, la riscoperta delle sfide al tavolo in famiglia

- di Giorgia Fenaroli e Giacomo Valtolina

Su un primo tavolo, i concorrent­i-patrioti s’insinuano oltre le mura spagnole in un Risiko complesso che li porterà a sfidare il generale «Radetzky», titolo del gioco. I mitici carroarmat­ini del famoso wargame da tavola sono sostituiti da austrungar­ici cubetti neri: la battaglia è una morra cinese fatta di spade, colpi di cannone e mappe carbonare al posto dei più classici pugno, forbici e carta. Si fa la storia all’ombra della Porta Tosa, che con la vittoria diventerà piazza delle Cinque Giornate. Su un’altra tavola, girano i danée di un Monopoli alla meneghina. Invece degli alberghi si costruisco­no pavé e vedovelle, teatri e redazioni di giornali. Coworking e case di ringhiera. Emittenti radio e grattaciel­i. Sushi bar e circoli Arci. Niente stazioni, gli affari si fanno tra gli ultrà delle Curve di Milan e Inter. La «via dei Giardini» ovviamente è Montenapo, le carte degli imprevisti sono le «Piutost che nient l’è mei piutost», colme di proverbi in dialetto. Come da stereotipo da Milanese imbruttito, o da sindaco-mister Expo, vince chi fattura. E gli altri finiscono «come giargiana a fare i selfie con i piccioni in Duomo». L’ultima, sofisticat­a partita dura un’intera «settimana», quella del Design. Ci si muove tra installazi­oni, distretti e luoghi simbolo, dai grandi classici dell’aperitivo (il Bar Basso) alle zone Brera, Tortona e Ventura. Tra il Superstudi­o e l’Opificio fino ai nuovi ritrovi Fondazione Prada, Megawatt e Magazzini raccordati. Lo scopo è arrivare in tempo alle «location» per la gran festa del Fuorisalon­e.

Tempo di starsene chiusi in casa, per alleggerir­e tensioni e psicosi ci sono i giochi in scatola ispirati alla città o alla sua storia. Seconda generazion­e di una serie, da «Milano» al «Gioco dell’oca di Milano», oggi reperibili solo sul mercato dell’usato o nelle ludoteche per fan. Come la casa del Gioco, tra le più grandi d’Europa in Forze Armate, anch’essa costretta alla serrata. «Impossibil­e tenere le distanze e rispettare gli orari» spiega Luigi Iorno, titolare dell’attività aperta dal 1984 e con oltre mille titoli. «Ma con la fantasia si può giocare anche con niente». L’ecommerce racconta di un boom, soprattutt­o in giorni di virus, confermato dalle vetrine tradiziona­li. «Anche se può sembrare un paradosso — spiega Alberto Ferraresi di Excalibur games (via Melloni) — tra i giochi più richiesti c’è Pandemic, a. C’è stato un aumento di chiamate, così abbiamo predispost­o consigli telefonici e consegne a domicilio». Tra i clienti dei negozi, c’è Valentina Castellani, un pr che prima dell’ulteriore stretta organizzav­a sfide in casa, «rigorosame­nte a un metro di distanza».

La passione può diventare un mestiere. Così un assicurato­re di Genova, Luigi Corvaglia, con i suoi soci, è diventato l’editore Demoelâ (Radetzky e Gran Milan). «Nelle ultime settimane riceviamo grandi ringraziam­enti, è bello sapere di essere utili in un momento tanto difficile».

La ludoteca Abbiamo oltre mille titoli, tra classici e novità Anche se in 35 anni di attività ho imparato che se c’è la fantasia si può giocare anche con niente

Luigi Iorno

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Nella foto al centro il gioco «Radetsky. Milano 1848» (ideato da Alberto Barbieri, Marco Garavaglia e P.S. Martensen). In alto a sinistra, il Monopoli dei milanesi «Gran Milàn» (di Luca e Tommaso Solesin).
Qui sotto «Fuorisalon­e», realizzato due anni esatti fa dal designer del «Brera district», Cristian Confalonie­ri con Lorenzo Tucci Sorrentino
In scatola Nella foto al centro il gioco «Radetsky. Milano 1848» (ideato da Alberto Barbieri, Marco Garavaglia e P.S. Martensen). In alto a sinistra, il Monopoli dei milanesi «Gran Milàn» (di Luca e Tommaso Solesin). Qui sotto «Fuorisalon­e», realizzato due anni esatti fa dal designer del «Brera district», Cristian Confalonie­ri con Lorenzo Tucci Sorrentino
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Il «Gioco dell’oca di Milano» e «Milano»: vecchi giochi sul mercato dell’usato
Vintage Il «Gioco dell’oca di Milano» e «Milano»: vecchi giochi sul mercato dell’usato

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