Corriere della Sera (Milano)

Manila e Tiziana le neo infermiere «Giovedì la laurea, da lunedì in corsia»

- Di Rosella Redaelli

Giovedì scorso hanno discusso la tesi di Laurea in Scienze infermieri­stiche e ora sono pronte a prendere servizio in reparto all’ospedale San Gerardo di Monza. È la storia di Manila Ristuccia, 22 anni, originaria di Caltaniset­ta, e Tiziana Redaelli, 23 anni di Briosco (Monza). Entrambe studentess­e nella sede di Monza dell’Università Bicocca, sono già state chiamate dall’ospedale dove hanno effettuato i tirocini. «In università ci hanno chiesto di anticipare la discussion­e della laurea di un mese — spiega Tiziana —. Avevo previsto una festa in famiglia in aprile. Ho disdetto tutto, ma non ho rinunciato a discutere la tesi con l’abito blu che mi ha regalato mamma». In collegamen­to dalla sua camera, Tiziana, con accanto mamma Cristina, papà Fabrizio e il fratello Leonardo, ha prima superato l’esame di Stato per l’abilitazio­ne alla profession­e e poi ha esposto la sua tesi sull’utilizzo della pet therapy su persone affette da Alzheimer. «Il mio sogno è lavorare in Pediatria — dice —, ma sono pronta ad andare dove c’è più bisogno». Dopo il diploma classico a Monza, Tiziana si è presa un anno sabbatico: «Non sapevo quale strada scegliere, sono partita come volontaria in Perù in un centro di aiuto per giovani madri con i loro bambini, mi sono resa conto della situazione di emergenza delle strutture sanitarie del Paese e quanto un medico o un infermiere possano fare la differenza».

Per Manila la decisione di iscriversi a Scienze Infermieri­stiche è maturata dopo il diploma in Perito chimico bio sanitario: «Ho vissuto per tre anni nella residenza universita­ria di Bicocca a Sesto San Giovanni — racconta — e qui ho anche discusso la tesi in collegamen­to con la commission­e e il mio relatore. Purtroppo mia mamma non è potuta venire dalla Sicilia, ma per fortuna avevo il sostegno di altri studenti della residenza». In tailleur rosa Manila ha affrontato un tema di grande attualità, «L’assistenza alla donna vittima di violenza»: «Ho conosciuto donne che hanno subito violenza nella cerchia delle conoscenze». Nei tre anni di studio ha fatto il tirocinio alla Terapia intensiva dell’ospedale di Desio, oltre che in Cardiologi­a, Pediatria e Dialisi a Monza. «Mi sento portata per i reparti più difficili, mi è piaciuta l’esperienza in Terapia intensiva e vorrei lavorare lì o al Pronto Soccorso». Il giorno dopo la laurea le due neo infermiere hanno preparato i documenti per l’iscrizione all’Ordine e hanno ricevuto la chiamata dal San Gerardo. «Abbiamo dato la nostra disponibil­ità immediata — spiega Manila —, non vedo mia madre da tre mesi, ma in famiglia mi hanno educato che prima viene il dovere, poi il piacere. Adesso c’è bisogno di forze in ospedale e non mi tiro indietro». Pronte? «Aspetto la chiamata in servizio da un giorno all’altro e non nego di essere spaventata — confessa Tiziana —. Spero di essere all’altezza. In questi anni di studio ci hanno insegnato tutti i dispositiv­i di protezione e ora c’è bisogno di noi».

L’esordio Spero di essere all’altezza. Ci hanno insegnato l’uso dei dispositiv­i di sicurezza, ora c’è bisogno di noi

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Di Monza Tiziana Redaelli

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