Studenti in rete, le ripetizioni sono gratis
Monza, il portale creato dai giovani: è il nostro contributo in un momento difficile
Adicembre, era l’idea per arrotondare le finanze da universitari: un portale web per dare ripetizioni, a pagamento, ai liceali. Ora, in piena emergenza, «Ripethub», creato da 15 universitari monzesi, impartisce lezioni di recupero gratuite a chi ne ha bisogno.
MONZA Il progetto, nato durante i meritati aperitivi serali al termine di lunghi pomeriggi di studio, si è fermato praticamente ai blocchi di partenza, e non per colpa di chi lo ha ideato. Ma il coronavirus non scoraggia Francesco, Paolo, Gaia, Valentina, Mattia e tutti gli altri di «Ripethub», il portale per lezioni private creato da un gruppo di studenti monzesi del quartiere Libertà.
Era nata come offerta a pagamento, è diventata una specie di volontariato scolastico a distanza. I tutor, universitari di varie facoltà, hanno deciso infatti di offrire il loro tempo gratuitamente ad altri studenti che, in tempo di permanenza casalinga forzata, avessero bisogno di ripetizioni e supporto a compiti e lavoro didattico. Il motore e l’anima dell’iniziativa vanno cercati principalmente in Francesco Straniero, diploma all’istituto tecnico Hensemberger di Monza, e laurea triennale con lode in informatica alla Bicocca. «Frequentavamo la sala studio pubblica di viale Libertà, a Monza — racconta —. A fine giornata ci trovavamo al bar dello stesso centro civico, per stare insieme tra noi, svagarci. Notavo sempre che molti tavoli erano occupati da ragazzi delle superiori (nei paraggi ci sono due istituti molto frequentati, ndr), spesso in difficoltà su tante materie». La scintilla: far incontrare quei due mondi: «Noi universitari abbiamo sempre un budget ridotto, e avremmo potuto integrare le nostre finanze offrendo ripetizioni ai ragazzi più giovani con qualche lacuna a scuola. Ci siamo riuniti per parlarne, ed eravamo tutti entusiasti». Ripethub nasce tra dicembre e gennaio, pensato come progetto rivolto al quartiere, alla comunità degli studenti del centro civico, che arrivano quasi tutti dalle scuole Carlo Porta e Mapelli: «Pensavamo di usare le sale del centro, per vederci di persona, quello sarebbe stato il nostro “hub” per lo studio. Avevamo ideato il logo, la parte social. La Cooperativa sociale 144 ci ha dato il sostegno economico. Io e Paolo, amico laureando in filosofia, ancora oggi ci sentiamo almeno un’ora al giorno al telefono per mettere a punto dettagli, per ripensamenti e nuove idee del caso. Ci eravamo presentati in Comune per i permessi, erano partite le
Volontariato «L’idea è nata come servizio a pagamento, ma data la situazione, non chiediamo soldi»
prime richieste. Poi è successo quello che sappiamo». Le prime avvisaglie di epidemia, il Covid che comincia a dilagare, la chiusura totale. Trovarsi in una sala studio, oggi, è un miraggio lontano. «Tutti conosciamo la situazione — prosegue Francesco —, ma io senza far nulla non ci so stare, allora mi sono detto che era opportuno dare il nostro contributo. Ho pensato che fosse giusto lanciare il nostro servizio ugualmente, ma a titolo gratuito, e ovviamente tramite lezioni telematiche a distanza».
L’idea è stata condivisa con gli altri dello staff: «C’è stato consenso unanime, anzi si è persino allargato il team a 15 persone. Tutti ragazzi fidati, che conosco personalmente». E, con la squadra, è aumentata anche l’offerta che, se prima era riservata prevalentemente a giovani avviati verso il diploma, ora è rivolta anche a chi frequenta scuole elementari e medie. La consulenza varia dalle materie umanistiche a quelle scientifiche. «Personalmente mi è capitato di seguire un ragazzo e portarlo dal 3 all’8, è una soddisfazione difficile da spiegare», conclude Francesco. Ripethub è facilmente reperibile su internet e Facebook.