Corriere della Sera (Milano)

Tornare in Italia è un’avventura

Viaggiator­i in vacanza e ragazzi all’estero L’odissea del ritorno a casa causa virus Le «rotte speciali» di Alitalia e Farnesina e gli sportelli web per tutele e rimborsi

- 13 Fenaroli

L’odissea del ritorno per turisti e universita­ri. I «voli speciali» organizzat­i dalla Farnesina con Alitalia e la mancanza di tutele per chi è rimasto bloccato in vacanza.

«Per tornare a casa, ho dovuto prenotare un posto su un volo speciale: è previsto per il 29 marzo, ma decollerà da Londra; speriamo di riuscire ad arrivare in Inghilterr­a e a partire». Bruno Cortesi, studente universita­rio di Filosofia è rimasto bloccato a Dublino, in Irlanda, per l’emergenza coronaviru­s. Per tornare in Italia aveva considerat­o diverse opzioni: voli (con scali in Francia o in Germania) e anche treni («ma i prezzi erano troppo alti fino a quasi mille euro») e l’Ambasciata gli ha consigliat­o di non viaggiare così tanto su dei mezzi pubblici per evitare rischi di contagio». E quindi ha prenotato uno dei voli charter che il ministero degli Esteri e l’unità di crisi della Farnesina hanno predispost­o nei Paesi in cui vigono le restrizion­i del traffico aereo da e per l’Italia. Sono stati programmat­i nei prossimi giorni e saranno garantiti dalla compagnia di bandiera Alitalia.

Quella di Bruno è solo una delle tante storie di studenti che non riescono a partire. L’Università Statale — che ha quasi 300 iscritti in mobilità fuori dall’Italia — ha creato un gruppo Whatsapp per monitorare la loro situazione e per tenerli aggiornati sulle possibilit­à di rientro. Circa un terzo degli studenti è in Spagna e da lì i voli speciali partono da Madrid o da Malaga. Claudia Boccucci, universita­ria senese di 21 anni, è in Erasmus a Santiago e non sa come arrivare nelle due città che distano quasi 600 e mille chimenti. lometri. «Fare un viaggio così lungo con il trasporto pubblico è pericoloso», si preoccupa suo padre Massimo.

Per viaggiare sui voli speciali i passeggeri possono acquistare i biglietti sul sito di

Alitalia o, laddove richiesto, possono rivolgersi alle ambasciate e ai consolati locali. La compagnia assicura da uno a cinque collegamen­ti al giorno fino al 5 aprile con la Francia (da Parigi, Marsiglia e Nizza), con Londra, con Bruxelles, con la Germania (da Francofort­e, Monaco e Berlino) e con la Svizzera (Ginevra e Zurigo). Per la Spagna i collegamen­ti sono garantiti fino al 26 marzo (due voli al giorno da Madrid e uno da Malaga). Per Varsavia e Atene ci sarà un volo il 23 marzo, per Kiev il 25 e per Belgrado il 26.

Oltre agli studenti, gli italiani bloccati all’estero sono anche turisti che spesso si trovano costretti a prolungare i soggiorni, con costi aggiuntivi per l’albergo e gli sposta«Per ora — spiegano dal Movimento consumator­i — la normativa si occupa di chi aveva prenotato pacchetti che non potrà più utilizzare. Chi ha voli cancellati ed è costretto a prolungare il soggiorno deve provvedere a proprie spese, non ci sono tutele». I tour operator aderenti all’associazio­ne di categoria Astoi Confindust­ria Viaggi si sono occupati di rimpatriar­e con voli charter 12 mila cittadini, più 10 mila riprotetti su voli di linea. In una nota, Astoi fa chiarezza sulla questione rimborsi per i biglietti e i pacchetti turistici. «L’operatore ha la facoltà di scegliere quale alternativ­a offrire al cliente tra un voucher, il cash back oppure pacchetti alternativ­i». Per chi aveva prenotato viaggi tra marzo e aprile, è il caos. Milioni di italiani attendono notizie o rimborsi. Per i biglietti aerei o ferroviari le richieste possono essere inoltrate online tramite un modulo disponibil­e sul sito delle singole compagnie. «Il nostro sistema è in affanno per il numero di richieste — fanno sapere da Trenitalia —. Tutti riceverann­o il rimborso, anche se con tempi più lunghi». Anche Altroconsu­mo, Unione consumator­i e Federconsu­matori assicurano che chi non usufruirà di un servizio avrà diritto al risarcimen­to. Per aiutare i cittadini a capire come muoversi è stato attivato lo sportello di consulenza Sos Turista. «Riceviamo almeno 150 telefonate al giorno soltanto per i viaggi, è il settore per cui abbiamo più richieste d’aiuto», dice il presidente Emilio Viafora.

Al telefono Riceviamo anche 150 chiamate al giorno solo per problemi con i viaggi

Il rebus Per chi è bloccato in vacanza non esistono tutele specifiche

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