Nuovo centro per seguire i pazienti dimessi con i medici specializzandi della Statale
E intanto il Politecnico testa i materiali più idonei alla produzione di protezioni
L’università Statale raduna i suoi medici specializzandi e apre un centro per assistere i pazienti Covid dopo la dimissione dall’ospedale. Mentre gli ingegneri del Politecnico nei laboratori di Città Studi testano i materiali inviati dalle imprese per poter avviare una produzione lombarda di mascherine anticontagio. Nella lotta al Covid sono impegnate anche così le università milanesi.
Ieri la Statale ha presentato il progetto della facoltà di Medicina guidata da Gianvincenzo
Zuccotti, che è direttore della clinica pediatrica del Buzzi ed è lì in una palazzina del suo ospedale che è stato allestito il nuovo centro per poter seguire i pazienti dimessi. Hanno risposto alla chiamata 87 specializzandi dell’università. «Il centro ha sette postazioni e l’assistenza è garantita 24 ore su 24, sette giorni su sette. Così si allenterà la pressione sui nostri ospedali e sul personale sanitario e si darà tutto il necessario supporto ai pazienti che, sia pure dimessi, hanno ancora bisogno di essere seguiti», spiegano alla Statale.
I giovani medici potranno monitorare i pazienti a distanza. «Li contatteranno due volte al giorno, rileveranno la temperatura e il livello di ossigeno nel sangue. A tutti i dimessi dai reparti o dal pronto soccorso, così come a tutti gli operatori contagiati, sarà consegnato un saturimetro, un termometro e una lettera con i contatti e le istruzioni necessarie ad accedere al servizio di monitoraggio».
Il via da lunedì, con i pazienti che sono stati curati all’ospedale Sacco, ma nel giro di qualche giorno la squadra degli specializzandi della Statale seguirà i pazienti dimessi da tutti gli ospedali cittadini.
Dalla Statale al Politecnico. Altri rinforzi per l’emergenza coronavirus. Nel campus degli ingegneri si testano i tessuti per le mascherine. Lo ha raccontato il rettore Giovanni Resta anche nella diretta facebook di ieri con gli assessori regionali al Welfare e all’Ambiente, Giulio Gallera e Raffaele Cattaneo: «Da due settimane abbiamo cominciato a effettuare prove nei nostri laboratori, coinvolgendo colleghi dei dipartimenti di Scienze Aerospaziali, dell’Energia e di Chimica. Abbiamo ricevuto più di 50 campioni di materiali. Siamo riusciti a identificare quelli più promettenti, che sono di tessuto non tessuto, opportunamente stratificati e con una grammatura particolare». In 48 ore i laboratori del Politecnico hanno i risultati delle prove e Resta ha sottolineato: «I test sui materiali sono gratuiti e possiamo farne decine al giorno. Stiamo lavorando senza sosta, anche nel fine settimana. Per mettere sul mercato solo prodotti davvero utili per contenere il contagio».
87
Gli studenti che hanno risposto all’appello della facoltà 7
Le postazioni allestite per gli specializzandi al Buzzi