Stop ai cantieri della linea blu Cronoprogramma: rischio sforamenti
Talpe già ferme dall’8 marzo
Stop ai lavori della linea blu. Da ieri sono chiusi i cantieri della futura quarta linea del metrò. Anche la nuova infrastruttura si deve arrendere all’emergenza coronavirus. Fermi tutti, quindi: si paralizza la città in superficie, si blocca anche la Milano sotterranea. La doppia stretta impressa dal governo e (soprattutto) dalla Regione non risparmia i tunnel della M4, dove già da due settimane si procedeva a scartamento ridotto. All’inizio del mese, molti operai e tecnici erano stati infatti presi in contropiede dal divieto di rientrare in Lombardia, intrappolati nei
Comuni d’origine, per lo più al Sud.
«Ci siamo dovuti fermare — conferma Fabio Terragni, presidente della società M4 —. Abbiamo messo in sicurezza e poi chiuso i cantieri». Le talpe meccaniche s’erano già bloccate l’8 marzo. «Sono stati realizzati i due terzi degli scavi della tratta centrale», fanno il punto a Palazzo Marino. Si continuava invece a lavorare sulle finiture delle prime stazioni, alla fermata De Amicis, dove sono stati trovati nuovi pezzi di mura di contenimento del Naviglio, e sul deposito di San Cristoforo.
Ora la questione che preoccupa il Comune e la società è come assorbire lo stop in una tabella di marcia serratissima che segnava l’inaugurazione della prima mini tratta da Linate a Forlanini Fs a fine gennaio 2021. «Bisognerà vedere quanto resteremo fermi. Avevamo tempi già tirati, i giorni persi si faranno sentire», ammette Terragni.
Intanto, Palazzo Marino attiva un servizio con consulti online e telefonici per aiutare chi non ha ancora inoltrato i documenti per accedere ai fondi a sostegno delle attività interessate dai lavori della M4: «L’obiettivo è liquidare il prima possibile i fondi 2019 per poi affrontare una strategia complessiva di sostegno al commercio cittadino».