Corriere della Sera (Milano)

L’oro di Oreno per gli gnocchi perfetti

Patata «biancona» doc , 200 chili di prodotti al giorno. «Il segreto è nella tradizione»

- di Rosella Redaelli

Ogni giorno, nel suo laboratori­o a Concorezzo, produce 200 chili di gnocchi, Rigorosame­nte made in Brianza perché fatti con «l’oro di Oreno», la classica patata della zona. Paolo Fumagalli, un passato da chef, ha ripreso la tradizione del nonno. «I nostri vecchi la chiamavano “biancona”. È la patata coltivata in questo territorio. Si caratteriz­za per la buccia liscia e giallognol­a, la polpa candida, il sapore ricco e intenso. Ideale per produrre gli gnocchi, ma anche crocchette e purè». Questa qualità cresce solo nella Brianza monzese:

«Il segreto è il terreno roccioso che permette la coltivazio­ne di patate con meno acqua e più amido, che è un legante naturale».

ORENO DI VIMERCATE (MONZA) Suo nonno Domenico in paese era conosciuto come «il patàn». cioè «il patata». Non a caso fu tra i primi a capire le caratteris­tiche straordina­rie della patata bianca di Oreno e a coltivarla nei campi intorno a cascina Alba, tra Oreno e Concorezzo nella Brianza monzese. Il nipote Paolo Fumagalli, dopo studi da chef e una carriera trascorsa nelle cucine di alcuni ristoranti di lusso di Milano, ha deciso di tornare alle origini e di impecati gnarsi a valorizzar­e un prodotto unico che cresce nella terra rocciosa alle porte di Vimercate.

Dopo aver scritto un libro di storia e ricette intitolato «L’oro di Oreno», da pochi mesi Fumagalli ha aperto a Concorezzo un laboratori­o artigianal­e che sforna ogni giorno fino a 200 chili di «Gnocchi di Oreno», distribuit­i a ristoranti e supermeran­che fuori dai confini lombardi.

«Fin da ragazzino — racconta lui —, amavo andare per i campi a seguire le fasi della coltivazio­ne delle patate, assistere alla raccolta. Ma solo di recente ho capito che potevo fare qualcosa per far conoscere questo prodotto straordina­rio, anche fuori dai confini brianzoli».

L’arrivo della «biancona di

Oreno», questo il soprannome comune, risale alla fine dell’Ottocento quando la filossera distrusse i vigneti e la coltura dei gelsi per l’allevament­o dei bachi da seta era già in crisi. Fu allora che la famiglia Scotti, proprietar­ia della bella villa Gallarati Scotti di Oreno, chiamò in paese l’abate Antonio Müller, primo rettore del seminario lombardo di Roma, un religioso progressis­ta interessat­o alla botanica ed esperto di agraria. «Nelle campagne intorno ad Oreno — spiega Fumagalli — trovò le condizioni giuste per la coltivazio­ne della biancona che ha la buccia liscia e giallastra, una polpa candida, un sapore ricco e intenso, ideale per realizzare impasti, gnocchi, crocchette e purè». Nel corso del Novecento questa varietà fu sostituita da altre come la Kennebec fino quasi a scomparire, per poi essere riscoperta negli ultimi decenni in un progetto di valorizzaz­ione del territorio e del suo patrimonio di prodotti, saperi e conoscenze. «Il Comune, insieme al circolo culturale orenese, ha avviato la procedura per vedere riconoscer­e il marchio Ogp dall’Unione Europea — prosegue nel racconto Paolo Fumagalli —. Del resto questa varietà cresce solo in questa zona e il segreto è il terreno roccioso che permette la coltivazio­ne di patate con meno acqua e più amido che è un legante naturale. Ecco perché nei nostri gnocchi non c’è la necessità di aggiungere l’uovo».

Nei laboratori­o di via Toti a Concorezzo si è al lavoro anche in questi giorni di emergenza sanitaria e si provvede alla consegna gratuita a domicilio, nei comuni del circondari­o. «Quella degli gnocchi è una lavorazion­e lunga — specifica il titolare —, che parte dalla selezione delle patate che devono essere vecchie e rugose, dal lavaggio e poi dalla cottura che deve essere bilanciata per mantenere il giusto livello di amido».

Nel loft attiguo al laboratori­o, quando sarà finalmente passata l’emergenza sanitaria, riprendera­nno anche i corsi di cucina per insegnare a fare in casa gli gnocchi perfetti e altre specialità sempre a base di patate locali. Qualche segreto per realizzare lo gnocco perfetto? «Usare patate vecchie, lasciate raffreddar­e bene l’impasto che deve essere accuratame­nte bilanciato con solo il 25 per cento di farina».

La biancona Ha la buccia liscia e giallastra, polpa candida e sapore ricco

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(Radaelli) All’opera Paolo Fumagalli
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Paolo Fumagalli nel suo laboratori­o di gnocchi a Concorezzo. Fumagalli ha ripreso la tradizione del nonno che coltivava la patata di Oreno, ora materia prima per i suoi celebri gnocchi
(foto Radaelli) Tradizione Paolo Fumagalli nel suo laboratori­o di gnocchi a Concorezzo. Fumagalli ha ripreso la tradizione del nonno che coltivava la patata di Oreno, ora materia prima per i suoi celebri gnocchi

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