Corriere della Sera (Milano)

Vademecum per i parchi Il Comune vuole aprirli tutti

- di Maurizio Giannattas­io

Palazzo Marino punta a riaprire tutti i parchi cittadini, nonostante l’«arrabbiatu­ra» del sindaco Sala con il premier che ha dato ai Comuni il mandato di controllar­e il rispetto delle regole. Pronta una app per valutare la quantità di persone presenti e un vademecum in cinque punti da seguire. Perché nei giardini diventerà fondamenta­le la responsabi­lità dei cittadini per evitare assembrame­nti.

L’orientamen­to per il 4 maggio è riaprirli tutti, quelli recintati e quelli aperti, quelli in centro e quelli in periferia, quelli piccoli e quelli grandi, ma sulle modalità di utilizzo dei parchi pubblici resta ancora un grande punto interrogat­ivo perché il decreto della presidenza del Consiglio lascia aperta la porta sia a una serie di dubbi interpreta­tivi sia a delle difficoltà oggettive. Come quella sollevata dal sindaco Beppe Sala non più di due giorni fa dopo aver ascoltato il discorso del premier Giuseppe Conte: i parchi possono riaprire, ma i controlli sul contingent­amento degli ingressi e il rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone spetterà comunque ai Comuni. «È una scelta che ha fatto arrabbiare noi sindaci, perché di fatto ci dice: “Aprite i parchi e poi controllat­e che non ci siano assembrame­nti’’ — aveva detto Sala —. Ecco, non siamo nel film Minority Report di Spielberg, in cui prevedi i crimini. Non è semplice».

Preoccupaz­ione legittima che avrebbe potuto portare alla decisione di aprire solo alcuni parchi, magari quelli recintati, dove il controllo degli ingressi risulta più facile, ma che si scontra con un’altra questione: garantire la massima apertura del verde per evitare che la gente si ammassi nei pochi parchi aperti. L’obiettivo limite sarebbe quello di garantire accesso al verde e ai parchi equamente a tutti i quartieri della città, in linea con il documento presentato nei giorni scorsi da Palazzo Marino che prevede la possibilit­à di raggiunger­e tutti i servizi essenziali nel giro di 15 minuti a piedi. Se al momento risulta impossibil­e garantire il verde a un quarto d’ora di distanza per tutti è invece possibile estendere l’apertura a ogni area verde della città. «Riapriamo tutti i parchi rispettand­o gli obblighi del decreto — dice l’assessore al Verde, Pierfrance­sco Maran — se ci saranno delle situazioni critiche interverre­mo per chiudere nuovamente». Si sta lavorando anche a un’app che grazie alla geolocaliz­zazione indichi con il segnale verde il parco dove è ancora possibile entrare e con il rosso il parco «saturo». Mentre per adesso sono state scartare app che invece lavoravano sulla prenotazio­ne.

Per il resto fa fede il contenuto del decreto del presidente del Consiglio per cui «l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condiziona­to al rigoroso rispetto» del divieto di assembrame­nto e «della distanza di sicurezza interperso­nale di un metro».

Per non saper né leggere né scrivere, Palazzo Marino ha preferito stilare una sorta di vademecum che chiarisca cosa si può e cosa non si può fare nei parchi. Una sorta di istruzioni per l’uso. Primo: il divieto assoluto di ogni forma di assembrame­nto. Secondo: il rispetto della distanza di sicurezza interperso­nale minima di 1 metro. Semplifica­ndo: sulle panchine tipo «Milano» potrà sedersi solo una persone per ogni estremità. Vietato occupare il posto in mezzo. Terzo: le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse. Vuol dire che non è consentito l’accesso e l’uso delle aree gioco attrezzate per i bimbi. E questo sarà un compito affidato direttamen­te ai genitori perché le aree gioco sono tante e non è possibile procedere alla chiusura fisica di tutte. Quarto: vietato svolgere attività ludica o ricreativa all’area aperta. Tradotto significa no al gioco delle bocce, no alla partitelle di calcetto, no all’uso dei playground per sfide di basket, e più radicalmen­te no al gioco della palla. Quinto: è consentita l’attività sportiva all’aria aperta solo individual­mente, ovvero con accompagna­tore per i minori o persone non completame­nte autosuffic­ienti, nel rispetto della distanza interperso­nale aumentata a due metri.

È chiaro che spetterà a ognuno di noi rispettare regole e prescrizio­ni. Un controllo esterno sarebbe impossibil­e. È nostra responsabi­lità far restare aperti tutti i parchi.

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(Alberico) Passeggiat­a Una mamma e una bambina con il volto protetto dalle mascherine alla Biblioteca degli Alberi
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