Corriere della Sera (Milano)

«Soldi contati e tanta creatività Tutto un altro calciomerc­ato»

- di Roberto Rizzo

Si avvicinano i giorni tradiziona­lmente occupati dal calciomerc­ato. Come cambierann­o le trattative e le strategie dopo l’emergenza sanitaria lo racconta al «Corriere» uno dei più importanti procurator­i del calcio italiano (Zaniolo, Eto’o e Stankovic per dire qualche nome di ieri, oggi e domani), il 57enne milanese Claudio Vigorelli. «Tutto è cambiato: pochi soldi e videochiam­ate, servirà fantasia».

Questi sono i giorni in cui si apparecchi­a il calciomerc­ato estivo. Trattative da abbozzare, strategie da definire per i colpi dell’estate. In tempi normali Claudio Vigorelli, 57 anni, milanese, uno dei più importanti procurator­i del calcio italiano (Niccolò Zaniolo, l’astro nascente del nostro calcio è un suo assistito) e internazio­nale (è stato manager di campioni come Samuel Eto’o e Dejan Stankovic), trascorrer­ebbe le sue giornate in aereo per partecipar­e a incontri, pranzi e cene. Invece ora il suo mondo è circoscrit­to a via Solari dove ha casa e ufficio. «Il lavoro è cambiato all’improvviso come per tutti — dice Vigorelli —. La maggior parte delle trattative si conclude al tavolo di un ristorante o nella saletta di un hotel. Ora faccio solo videochiam­ate con i club, i partner stranieri, i calciatori». I campioni in quarantena come i loro tifosi. Al netto di case da milioni di euro, come se la passano? «Le discussion­i riguardano la riduzione degli stipendi. I calciatori stanno dimostrand­o grande disponibil­ità a trovare un accordo con le società. Si allenano da soli, con i programmi dati dal club. Lavorano anche più di prima perché l’allenament­o è molto fisico e personaliz­zato. Poi c’è l'angoscia per questa situazione surreale in cui siamo tutti».

Vigorelli si è trovato ad affrontare per interposta persona il coronaviru­s: uno dei suoi assistiti, Antonino Lagumina, attaccante della Sampdoria, è stato tra i primi calciatori in Italia a risultare positivo al Covid. «È rimasto a casa a Genova in isolamento per un mese, mentre la moglie stava per partorire in Sicilia. È stato un mese difficile, lo sentivo tutti i giorni. Ora è guarito, dopo aver fatto due tamponi con esito negativo». Polemica che dura da inizio epidemia:

Il futuro Serve un tavolo per trovare una soluzione Potrebbe essere l’occasione per pensare a nuovi format, più spettacola­ri e sostenibil­i

mancano i tamponi per medici, infermieri e normali cittadini, mentre per i calciatori non ci sono problemi: «È un’ambiente privilegia­to, inutile negarlo. Ma va ricordato che il calcio è un’industria che fattura 4,5 miliardi di euro l’anno e paga 1,5 miliardi di tasse». Da uomo di calcio, Claudio Vigorelli si augura, anzi spera, che campionato e coppe riprendano, o venga trovata una soluzione per portarli a termine. Anche se Olanda e Francia hanno già deciso che la stagione è finita. «Terminare le competizio­ni per contenere i danni economici. Oltre a club e calciatori, c’è un indotto che riguarda centinaia di migliaia di persone. Parliamo di posti di lavoro e attività». A quanto pare il governo è contrario. «Mi dà fastidio vedere che il governo va da una parte, il Coni dall’altra, le leghe anche. Serve un tavolo per trovare una soluzione. Potrebbe essere l’occasione per pensare a nuovi format, più spettacola­ri e sostenibil­i». C’è un problema di salute pubblica. «Quella prima di tutto, per questo i vari attori devono parlarsi. E lo Stato dovrebbe venire incontro alle società, tanti club rischiano di sparire. Ci sono in ballo diritti tv, sponsorizz­azioni. Andrebbe pensata la riduzione dell’Irap e magari togliere il divieto di sponsorizz­azione alle società di scommesse. I prossimi venti giorni saranno decisivi». Lotito, presidente della Lazio, vorrebbe una finale scudetto Lazio-Juventus. «Perché no? Sono anche favorevole a bloccare le retrocessi­oni e far salire in serie A le prime due classifica­te della serie B».

Meno soldi per tutti, che ne sarà del prossimo calciomerc­ato? «Sarà un mercato di scambi, girerà poco denaro perché il virus ha fatto danni in tutto il mondo. Ci vorrà creatività, sarà la stagione dei calciatori svincolati, dei piccoli investimen­ti su prospetti futuri. Il prezzo dei top player si ridurrà di almeno un 10%». Nessun grande colpo? «Molto dipenderà dalla Uefa, se deciderà di allentare le maglie del fair play finanziari­o, ma qualcosa che manderà in fibrillazi­one i tifosi accadrà nonostante il virus».

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Un pallone, una strada e il sogno di diventare campioni: qui un bimbo con la maglia di Zaniolo
(Gerace) Il gioco Un pallone, una strada e il sogno di diventare campioni: qui un bimbo con la maglia di Zaniolo
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Claudio Vigorelli, 57 anni, tra i suoi assistiti Zaniolo, Eto’o, Stankovic
Chi è Claudio Vigorelli, 57 anni, tra i suoi assistiti Zaniolo, Eto’o, Stankovic

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