Richiesta d’asilo alt alla revoca: salute a rischio per il migrante
Tribunale
Stop all’esecutività (in attesa del ricorso) del rigetto di una richiesta di asilo che era stato opposto a un migrante: la sezione immigrazione del Tribunale di Milano si orienta a concedere la sospensione della revoca del permesso di soggiorno temporaneo perché, senza essa, in questa fase di pandemia «la revoca determinerebbe l’impossibilità di osservanza delle prescrizioni dell’Istituto Superiore della Sanità a tutela della salute individuale e collettiva», in quanto «precluderebbe l’accesso del richiedente al servizio sanitario nazionale e al medico di famiglia, con conseguente incremento del rischio per la salute che le suddette misure mirano invece a prevenire». Anche in attesa del ricorso in Cassazione, il rigetto di una richiesta di asilo non viene di norma sospeso se non nei casi eccezionali in cui sussistano «fondati motivi» di un «pregiudizio irreparabile». E nell’esame di questa normativa, la presidente Laura Tragni e i giudici Olivia Condino e Pietro Caccialanza colgono il rischio che «l’eccezionale pandemia renda concreto ed attuale un pregiudizio grave ed irreparabile per la salute individuale e collettiva» in caso di non sospensione, visto che «la revoca del permesso, con cancellazione dell’iscrizione al servizio sanitario nazionale, precluderebbe» al migrante «di obbedire alle prescrizioni dell’Iss».