Corriere della Sera (Milano)

Visite e pellegrina­ggi annullati I Santuari si ritrovano deserti

Centinaia di disdette. Da Caravaggio alla Certosa di Pavia azzerati i viaggi dei fedeli

- Di Giovanni Gardani

Non c’è più religione. Ma questa volta la polemica sulle Messe a porte chiuse non è il centro della questione. Il punto è che il Coronaviru­s ha azzerato il movimento di fedeli nel mese Mariano che parte domani. A saltare saranno centinaia di pellegrina­ggi (per migliaia di persone) in tutta la Lombardia. E oltre, per esempio a Lourdes: da Milano, la Duomo Viaggi ha dovuto disdire quattro voli charter (700 persone) e sei pullman per un totale di duemila pellegrini. Ma il turismo ambrosiano alla grotta di Massabiell­e passa pure da altri tour operator o dall’Unitalsi, dunque quei numeri a maggio raddoppian­o.

Domani, intanto, al Santuario della Beata Vergine della Fonte di Caravaggio, il Cardinale Gualtiero Bassetti affiderà l’Italia a Maria in un clima surreale, senza popolo: lì, come spiega il rettore, monsignor Amedeo Ferrari, sono stati annullati 173 pellegrina­ggi tra aprile (25), maggio (109) e giugno (39): alcuni da 50 fedeli, altri da 600.

Tra sport e religione, alla Madonna del Ghisallo, a Magreglio, ufficialme­nte sono solo tre i pellegrina­ggi depennati. Ma, osservando il vicino Museo del ciclismo, si registra un caso limite: da 13mila ingressi nel 2019 a poche decine, perché l’apertura del 2 marzo ha inaugurato la stagione più breve di sempre. Il 7 marzo il museo ha subìto il lockdown e il traino incrociato con il Santuario ha annullato trasferte programmat­e anche da Alaska e Australia, oltre che dall’Est Europa.

La Certosa di Pavia ha perso le punte dell’iceberg di Pasqua e Pasquetta (diecimila visitatori) e, nell’intera primavera, 60 mila visite. «Stiamo venendo incontro agli albergator­i, ma servono aiuti statali o sarà un’ecatombe» avverte il sindaco Marcello Infurna.

L’Abbazia di Chiaravall­e non è un santuario, «ma qui, tra marzo e aprile, aspettavam­o 1500 turisti in visite guidate e 2000 fedeli per le Messe», spiega padre Stefano Zanolini. Mille le disdette (il 50% erano viaggi delle scuole) da marzo a giugno al Museo del Sacro Monte a Varese, con annesso santuario di Santa Maria del Monte.

Altri numeri? Alle Grazie di Mantova, il rettore don Giovanni Lucchi spiega che «settecento fedeli hanno rinunciato, mentre nella primavera 2019 si raggiunse quota 1600 pellegrini». A Ghisalba, nel bergamasco, a maggio si è persa una decina di pellegrina­ggi e le sentite feste di paese tra luglio e agosto sono a serio rischio. Cifre simili (1012 pellegrina­ggi cancellati) alla Madonna delle Grazie a Brescia, con fedeli in arrivo, gli anni, scorsi anche da Vicenza, Trento e Aosta. Trenta i viaggi che a maggio non partiranno per Santa Maria della Croce a Crema. Non va meglio alla Madonna del Bosco a Imbersago («ma qui prenotano all’ultimo, dunque quantifica­re è difficile» fanno sapere i Padri Oblati) e alla Madonna di Tirano (20 pellegrina­ggi saltati). A chiudere il «tour» c’è il Cammino di Sant’Agostino, che collega 50 santuari in regione. Renato Ornaghi aveva organizzat­o sei uscite a weekend da fine marzo a maggio, per circa duemila pellegrini. Nulla da fare.

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 ?? (Rastelli) ?? Scorci A sinistra, il santuario di Caravaggio; sopra, l’interno di quello del Ghisallo; sotto, il Sacro Monte di Varese
(Rastelli) Scorci A sinistra, il santuario di Caravaggio; sopra, l’interno di quello del Ghisallo; sotto, il Sacro Monte di Varese
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