Ciclabili, lo sprint della fase 2
I lavori iniziati da San Babila-Sesto, 22 chilometri di corsie flessibili. I rivenditori di bici: dateci una deroga
È la pista ciclabile flessibile e veloce, «a infrastruttura leggera»: s’individua la sede stradale giusta e si traccia la segnaletica in terra. Dal centro alla periferia, da San Babila al confine con Sesto San Giovanni, sei chilometri più a nord. I lavori per la «pista dell’emergenza» sono iniziati ieri. Il collegamento San Babila-Sesto era già previsto dal piano delle opere pubbliche, ma le modalità e i tempi (e i costi) di realizzazione sono invece quasi del tutto inediti. Da lunedì si entrerà nella fase 2, ma sui tram e in metrò potrà viaggiare non più d’un quarto dei passeggeri. Ecco allora il piano straordinario di piste da disegnare in pochi giorni. Ventidue chilometri da ricavare entro l’estate e 35 entro l’inverno. Secondo la Fiab «è però indispensabile che già da lunedì si autorizzi la riapertura dei negozi di biciclette».
Una striscia d’asfalto ricavata tra le auto in sosta e il marciapiede. È la pista ciclabile flessibile e veloce, «a infrastruttura leggera»: s’individua la sede stradale giusta e si traccia la segnaletica in terra. Dal centro alla periferia, da piazza San Babila al confine con Sesto San Giovanni, sei chilometri più a nord. I lavori per la «pista dell’emergenza» sono iniziati ieri. Il collegamento San Babila-Sesto era già previsto dal piano delle opere pubbliche, ma le modalità e i tempi (e i costi) di realizzazione sono invece quasi del tutto inediti. C’è solo un piccolo esempio, in via Comacchio, al Corvetto, ma per il resto è una sperimentazione assoluta: le due ruote viaggeranno tra le auto in sosta — che dovranno essere parcheggiate qualche metro più in là, verso il centro della strada — e i marciapiedi di corso Venezia e corso Buenos Aires. Poi, da viale Monza in avanti, una doppia novità, con le ciclabili che si sposteranno al centro della strada, a fianco degli spartitraffico (ma in questo tratto ci saranno anche dei piccoli paletti in gomma per separare le bici dalle auto). Soluzione possibile grazie al via libera, arrivato nei giorni scorsi dal ministero, che permette punti di arresto differenziati in prossimità degli incroci. Ai semafori, in pratica, le bici potranno sostare in posizione piu avanzata, in modo da aspettare il verde in un’area visibile agli altri veicoli e, nel caso, poter svoltare per prime.
Ventidue chilometri di nuove ciclabili da ricavare entro l’estate, 35 entro l’inverno.Perché da lunedì si entrerà nella Fase 2, ma niente potrà comunque essere come prima: sui tram e in metrò potrà viaggiare non più d’un quarto dei passeggeri abituali e va scongiurato anche il rischio di un ritorno all’uso di massa dell’auto in città. E allora, ecco la scommessa sulle bici ed ecco il piano straordinario di piste da disegnare in pochi giorni. Tra le altre ciclabili che arriveranno nelle prossime settimane,c’è per esempio quella tra Bande Nere e Bisceglie — che sarà tracciata sempre tra il marciapiede e le auto in sosta ma parcheggiate in questo caso a lisca di pesce — e quella che collegherà l’Isola a via Farini e al cimitero Monumentale. «Qui — spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli
— la pista passerà da via Quadrio, una via a senso unico. Le bici andranno in un senso verso il quartiere Isola, insieme con le auto, mentre nell’altro potranno viaggiare in contromano, ma protette in uno spazio che ricaveremo, ancora una volta, tra il marciapiede e le macchine parcheggiate». Ma la «rivoluzione dolce» passerà anche dai controviali della città. In viale Zara, Fulvio Testi, Certosa, Cermenate, Campania, si creeranno tante «zone 30», dove le auto potranno circolare, ma appunto a non più di 30 chilometri all’ora, lasciando campo libero o quasi alle due ruote.
«Ma per agevolare i cittadini nella scelta di spostamenti sostenibili è indispensabile che il nuovo decreto includa l’autorizzazione alla riapertura dei negozi di vendita di biciclette già dal 4 maggio», dice Alessandro Tursi, presidente di Fiab, che proprio in occasione della Festa del Lavoro lancerà la nuova campagna di comunicazione.«Primo maggio, prima la bici!», il messaggio scelto dall’associazione «per ribadire l’importanza di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto più efficiente per andare in ufficio o in fabbrica».