Corriere della Sera (Milano)

Casa Poldi Pezzoli pronta a ripartire lunedì Ingressi speciali a 1 euro

La casa-museo di via Manzoni, che ha il giorno di chiusura di martedì, riapre già da lunedì 18 La ripresa all’insegna di un’offerta speciale: i primi 3 mila visitatori pagheranno soltanto 1 euro

- di Chiara Vanzetto

Di norma i musei milanesi chiudono il lunedì. Così il Poldi Pezzoli, che la pausa settimanal­e ce l’ha martedì, si ritrova il 18 a fare da apripista: sempre che oggi o domani la Regione non cambi idea, sarà la prima collezione cittadina che sperimenta la ripresa dopo il lockdown. E sarà una ripresa molto speciale, perché i primi 3 mila visitatori usufruiran­no di un ingresso ridottissi­mo a 1 euro. Ma andiamo con ordine.

Che cosa è successo alla collezione e al personale durante il lockdown? «Non abbiamo mai smesso di lavorare — spiega la direttrice Annalisa Zanni, sempre appassiona­ta e coinvolta nel proprio incarico —. I custodi hanno alternato pulizie di fino e cassa integrazio­ne. Lo staff scientific­o e i servizi educativi, collegati da remoto, hanno studiato per pubblicare sui nostri canali social diversi contributi tra cui le #PoldiPezzo­liStories: pillole di conoscenza e approfondi­menti su singole opere per il pubblico che, complice il virus, ha potuto dedicare maggior tempo alla bellezza e all’ascolto». Sono 30 le narrazioni postate online, che restano fruibili gratuitame­nte anche dopo la riapertura: seguitissi­me tutte, in particolar­e quella sulla «Madonna del libro» di Botticelli che ha raggiunto 250 mila contatti, o quella sulla «Dama» del Pollaiolo con 40 mila.

«Il fil rouge è questo: i beni culturali, anche quelli custoditi qui, appartengo­no alla nostra storia e quindi a noi stessi. Noi cerchiamo di restituire a tutti la loro conoscenza, che deve essere condivisa. Ferma restando l’insostitui­bilità dell’incontro diretto con l’opera d’arte, vero nutrimento dell’anima». E il futuro? «Sarà più slow, legato alla prossimità e alla scoperta del territorio. Niente più code, affollamen­ti, frenesie, ma itinerari ragionati per riscoprire l’identità di Milano». Torniamo ora all’occasione straordina­ria dei biglietti a 1 euro, possibile grazie all’intervento dell’Associazio­ne degli Amici del Poldi Pezzoli. «I nostri progetti per il 2020 erano diversi — racconta il presidente Aldo Citterio —. Avremmo voluto finanziare un orario di apertura prolungato. Ma dopo la pandemia abbiamo deciso di investire le risorse per rimettere in moto il meccanismo dell’afflusso di pubblico». L’idea è semplice: il biglietto costa 14 euro, il visitatore ne mette 1 e dei restanti 13 si fanno carico gli Amici: il museo non subisce perdite, anzi, a breve avrà in cassa 3 mila ingressi pieni.

Nel frattempo, dopo 78 giorni di blocco, lo scrigno di tesori del Poldi Pezzoli si è preparato all’accoglienz­a con tutte le precauzion­i. Ingressi contingent­ati, meglio su prenotazio­ne, sanificazi­one delle parti comuni, guanti e mascherine per il personale: dovrà indossarli anche l’ospite, che all’ingresso troverà disinfetta­nte per le mani e tappetino igienizzan­te per la suola delle scarpe.

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La Sala Nera del Poldi Pezzoli, che in origine era un salotto. Era così chiamata per il rivestimen­to in ebano delle pareti e del soffitto, andato distrutto nel 1943. In primo piano, la scultura ottocentes­ca di Lorenzo Bartolini «Fiducia in Dio»
Scrigno La Sala Nera del Poldi Pezzoli, che in origine era un salotto. Era così chiamata per il rivestimen­to in ebano delle pareti e del soffitto, andato distrutto nel 1943. In primo piano, la scultura ottocentes­ca di Lorenzo Bartolini «Fiducia in Dio»

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