Cinquecento eventi e concerto in streaming La rivoluzione della nuova Digital week
In fondo, era scritto nel suo Dna: il lungo lockdown e le necessità della Fase 2 hanno accelerato la maturità della Milano Digital week facendo coincidere il tema, il fine direbbe il sociologo McLuhan, e il mezzo per esplorarlo. Per la prima volta la manifestazione, giunta alla terza edizione, diventa completamente digitale, imponendosi come il più grande evento di questo tipo in Italia. E lo fa a compimento di un periodo in cui lo strumento informatico è diventato parte integrante della nostra vita. La Mdw 2020 cercherà di raccontarlo: cos’è stato fatto finora e come si userà d’ora in poi il digitale per affrontare il domani e ripartire.
Dal 25 al 30 maggio, oltre 500 eventi online saranno ospitati sulla piattaforma Milanodigitalweek.com. L’evento, promosso dal Comune di Milano e realizzato da Iab Italia, Cariplo Factory e Hublab, sarà una maratona di sei giorni senza più limiti di spazio né di tempo (i contenuti rimarranno online), in cui si alterneranno più di 200 speaker per offrire riflessioni e idee su come il digitale possa essere la chiave di volta post Covid19. Il tema dell’edizione che doveva partire a marzo era «Città aumentata». Gli organizzatori hanno riformulato l’evento nel format e nel tema. Si parlerà di «Città trasformata»: mai come oggi il digitale ha modificato limiti e opportunità, permettendo alle persone di continuare a lavorare, ai ragazzi di imparare, agli affetti di rimanere in contatto pur a distanza. «Abbiamo voluto ricondurre il tema al momento storico — dice l’assessora alla Trasformazione digitale e servizi civici Roberta Cocco —: questa emergenza ha trasformato noi come cittadini e le città in cui viviamo».
Due mesi fa la Mdw era «pronta», con un palinsesto già definito che avrebbe riempito la città in tutti i quartieri. «Poi siamo stati sorpresi dalla pandemia — racconta Cocco —. Il digitale ha aiutato i cittadini a reagire a questa situazione in tutte le sfere della loro vita: è stata una sorta di “shock digitale”. Così, ci siamo convinti che fosse il momento giusto per offrire una piattaforma di condivisione su tutto ciò che nel pubblico, nel privato, nelle associazioni era stato fatto per affrontare il momento. E per raccontare come il digitale possa diventare elemento di ripresa».
Gli organizzatori hanno rilanciato la «call» ottenendo uno «straordinario riscontro»: 50 partner tra aziende, musei, università e accademie hanno confermato l’interesse a partecipare all’edizione online. Una scelta che per Iab Italia è stata percepita come «un dovere», racconta il direttore generale Sergio Amati: «Era una nostra responsabilità trasformare la Digital Week in qualcosa di fruibile completamente online. Abbiamo aggregato le realtà digitali della città e allargato i confini: perché parleremo a chiunque voglia seguire l’evento online». Con la complessità tecnologica che ne deriva: «La sfida ha portato le persone a reinventarsi e l’organizzazione è stata trasformata in una logica totalmente digitale. Bellissima prova di squadra».
Il lavoro, l’educazione, lo sviluppo, la sostenibilità, la salute e la privacy, le disuguaglianze, l’arte, la musica, la cultura, i media: i temi saranno trattati in 300 incontri, 150 tra conferenze, webinar e tavoli di discussione, nove lectio magistralis, più di 300 ore di contenuti multimediali fruibili gratuitamente. E hackathon: saranno 8, supportati da 8 aziende e focalizzati su 8 delle 17 sfide legate agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite. Lunedì taglio del nastro virtuale, intervento del sindaco Beppe Sala alla presenza del ministro per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano. Sempre lunedì, uno dei tre appuntamenti realizzati dall’assessorato alla Trasformazione digitale: verranno raccontati, in collaborazione con Anci, i progetti digitali messi a punto dalle città italiane per affrontare l’emergenza: «Non un concorso, ma una condivisione di buone pratiche e progetti», spiega Cocco. Il 28 maggio il confronto si sposta su scala internazionale. Si chiude il 30 maggio con party finale: il primo concerto in streaming con pubblico pagante in Italia.
Trasformazione
Due mesi fa la Mdw era pronta, con palinsesto già definito. Poi è arrivata l’epidemia