Missione locale per i volontari
La onlus di don Rigoldi e i prossimi mesi in prima linea Proposte educative nelle case famiglia e nei palazzi «La crisi economica durerà ben oltre questa Fase 2»
La rete di don Gino Rigoldi cerca volontari per il piano estivo di giochi e didattica «a domicilio».
Margherita Capra, 19 anni, studentessa di scienze dell’educazione, per settimane ha inforcato la sua bici per fare consegne di pacchi alle famiglie e ai bambini in difficoltà del quartiere Giambellino. Arianna Granello, invece, che ha 23 anni e studia lettere, la sera prima di andare a distribuire mascherine e pacchi di alimenti nelle case popolari di via Selinunte, preparava dei «memory» e piccoli giochi da regalare ai bimbi.
Margherita e Arianna, seppur giovanissime, hanno passato più volte le loro estati in Romania e in Moldova, ai campi di volontariato internazionale promossi da Bambini in Romania (Bir), la onlus fondata e presieduta da don Gino Rigoldi. Onlus che, nell’emergenza Covid, ha riconvertito le sue attività, facendo rete con altre realtà del terzo settore (da Arci a QuBì), le parrocchie e le istituzioni. Così, i suoi volontari si sono dedicati alle necessità più urgenti, come la consegna dei pacchi alimentari alle famiglie più fragili, la spesa e i farmaci per gli anziani e la distribuzione delle mascherine. «Una volontaria ci ha raccontato di aver consegnato i pacchi in un condominio dove c’era una vasta comunità romena. Mi ha detto che le sembrava di essere a Valcea, in Romania e ha parlato un poco in romeno con i bambini, felici dell’arrivo dei volontari con i pacchi dono e ansiosi di chiacchierare — racconta il direttore di BirMarco Povero —. Un episodio per noi piacevole, ma anche emblematico di quanto poco si conoscano certe zone e di quanto le necessità, qui e in Romania, siano simili».
L’emergenza coronavirus provoca cambiamenti. Il più importante, per Bir, è che quest’anno i suoi campi di volontariato internazionale, promossi dal 1999, per la prima volta non si terranno, ma saranno sostituiti da attività analoghe in Italia: a Milano, a Como e a Roma. «Stiamo già raccogliendo le iscrizioni degli aspiranti volontari — spiega Povero —. L’ambito in cui siamo esperti è quello dell’educazione. Assieme a Comunità Nuova e altre realtà del terzo settore, stiamo costruendo percorsi per l’estate: non veri e propri centri estivi, ma proposte educative e di intrattenimento che i nostri volontari porteranno in case famiglia, condomini e altre realtà. È importantissimo, per ritrovare la serenità di tutti, che il distanziamento sociale non diventi una distanza sociale eccessiva».
Quel che è certo è che l’occasione per dare una mano a Milano, quest’estate non mancherà. E don Gino Rigoldi, presidente di Bir, lancia un appello: «Più siamo più persone potremo aiutare ora e quando l’emergenza sarà finita. Perché, se l’emergenza sanitaria ha da poco conosciuto una Fase 2, l’emergenza economica resterà per mesi».
Con i doni Prima di distribuire mascherine e pacchi preparavo giocattoli da regalare ai bambini di via Selinunte Arianna Granello
23 anni
Sui pedali In bicicletta per portare beni di prima necessità e per l’infanzia ai bisognosi del Giambellino Margherita
Capra
19 anni