Corriere della Sera (Milano)

Minacce a Fontana Ecco il dossier

Email, post e lettere anonime anche all’indirizzo di casa Il dossier del governator­e dopo le scritte dei Carc Corte dei conti: attenti alla corruzione nell’emergenza

- di Giuseppe Guastella

Sono una trentina i messaggi di minacce e insulti indirizzat­i al governator­e Attilio Fontana nel mirino della Procura. La polizia giudiziari­a indaga per risalire agli autori e i primi risultati sarebbero già stati raggiunti.

I post su Facebook pubblicati da profili falsi non possono mancare con le email inviate da account taroccati, ma tra gli odiatori che nella pandemia hanno preso di mira il Governator­e Attilio Fontana per come la Regione Lombardia sta affrontand­o l’emergenza coronaviru­s ci sono anche quelli che sono rimasti legati ai classici dei tempi andati, come le scritte, un sempreverd­e, e le lettere anonime, ormai da considerar­e una vera rarità nell’era digitale.

Sono una trentina i messaggi di intimidazi­one, di minacce e di insulti che sono arrivati al governator­e della Regione dopo che sui muri di

Milano sono comparse le scritte «Fontana assassino» rivendicat­e dai Carc, una in via Vittorelli a Crescenzag­o e l’altra alla Bovisa, a seguito delle quali a Fontana è stata assegnata una scorta. Il legale del presidente della giunta regionale, l’avvocato Jacopo Pensa, ha raccolto tutto in un dossier che ha consegnato al Alberto Nobili, il magistrato che coordina i sostituto procurator­i che si occupano dei reati legati al terrorismo e ha aperto un fascicolo di inchiesta per minacce e diffamazio­ne sulle due scritte fatte dai Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. L’avvocato Pensa denuncia il «clima di odio» alzato da chi arriva addirittur­a a ventilare con una lettera recapitata all’indirizzo di famiglia un «incidente stradale occasional­e», in cui la vittima predestina­ta dovrebbe essere Attilio Fontana. Pensa è convinto che questo possa portare al rischio che prenda ulteriorme­nte piede «un’atmosfera pesante creata da chi vuole fomentare un’ostilità feroce contro Fontana».

Nobili e la polizia giudiziari­a stanno indagando per risalire agli autori delle minacce. I primi risultati sarebbero stati già ottenuti.

Il tema degli interventi gigantesch­i e straordina­ri dello Stato e della Regione per combattere il covid-19 è presente anche nella relazione all’inaugurazi­one del nuovo anno giudiziari­o della Corte dei Conti della Lombardia redatta dal Procurator­e Luigi Cirillo, che dallo scorso settembre ha preso il posto di Salvatore Pilato, e pubblicata nei sito internet dell’organismo giudiziari­o dopo che la cerimonia ufficiale prevista per il 13 maggio è stata annullata per l’emergenza. Bisogna garantire che il «flusso straordina­rio di risorse pubbliche a salvaguard­ia della salute pubblica e dell’economia sia effettivam­ente destinato a questi fini, e non ad interessi di parte», avverte Cirillo che annuncia «ogni possibile iniziativa» per la «tutela della legalità finanziari­a e quindi dell’efficienza dell’azione amministra­tiva, tanto più nella situazione emergenzia­le contingent­e». Nel corso dell’ultimo anno giudiziari­o, la Corte ha inflitto condanne erariali per un totale di oltre 60 milioni di euro, molte anche per corruzione, ha ricordato il presidente Antonio Caruso. La corruzione è un «cancro» che deve destare «preoccupaz­ione e allarme», afferma Caruso, un fenomeno criminale purtroppo persiste «negli uffici pubblici, da quelli di livello più elevato, sia politico che di amministra­zione generale, a quelli di livello inferiore», e che danneggia in modo irreparabi­le l’immagine dell’amministra­zione pubblica.

Anno giudiziari­o

Il discorso del procurator­e Cirillo: garantire trasparenz­a sul flusso di risorse

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A sinistra, Fontana ritratto con camicia di forza davanti al Trivulzio. A destra, la scritta comparsa in via Vittorelli a Crescenzag­o e rivendicat­a dai Carc.
(Foto Piaggesi e Passaro) Sul muro A sinistra, Fontana ritratto con camicia di forza davanti al Trivulzio. A destra, la scritta comparsa in via Vittorelli a Crescenzag­o e rivendicat­a dai Carc.
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