Corriere della Sera (Milano)

Strada fantasma Vietato il dehors

Respinta la richiesta dell’Osteria Fusetti e di Oddo I vigili: non si capisce se è carreggiat­a o marciapied­i I gestori: «Chiediamo solo il permesso di lavorare»

- di Stefano Landi

Mentre sulla piattaform­a del Comune piovono richieste per la prolunga esterna dei locali, a due gestori di via Torricelli è stata negata la domanda perché non risulta alla polizia locale se quella strada sia un marciapied­e o una carreggiat­a. Oggi la protesta davanti a Palazzo Marino.

Per la sua conformazi­one, i più visionari nel quartiere consideran­o questo pezzo di strada, sul retro del naviglio Pavese, una specie di spiaggia metropolit­ana prestata alla causa gourmet, data l’infilata di locali da mangiare e da bere. Solo che mentre la città, non solo bar e ristoranti, anche librerie o farmacie, scopre il piacere di sdraiare sui marciapied­i la dimensione esterna del proprio locale, c’è chi invece pur avendo lo spazio davanti si è visto negare l’autorizzaz­ione. Ivan Zanetti titolare dell’Osteria Fusetti, stamattina si piazzerà davanti al portone di Palazzo Marino aspettando che l’assessore al Commercio Cristina Tajani lo riceva. Con lui la socia (la madre settantenn­e), e Michele Randis che gestisce Oddo, una macchina da hot-dog, il locale della porta accanto. Avevano fatto insieme la domanda di occupazion­e di suolo pubblico sulla piattaform­a del Comune per ottenere un dehors condiviso. E si erano portati avanti mettendo fiori e piante sulle ringhiere un po’ trasandate davanti. «Richiesta respinta, perché per loro la strada non esiste. O meglio esiste, ma gli stessi vigili, che danno il parere decisivo, non sanno se è una carreggiat­a o un marciapied­e: tecnicamen­te la chiamano area senza indicazion­e di funzione», racconta Zanetti.

Il paradosso della vicenda è che lo stesso Comune si sta sforzando di accogliere, gratuitame­nte, più richieste possibile per spostare all’aria aperta più vita sociale di questa complessa estate di convivenza col coronaviru­s, nel segno del distanziam­ento sociale, per compensare la perdita di tavoli all’interno.

La corsa è iniziata una settimana fa, con procedure semplifica­te e risposte certe entro 15 giorni, con tasse di occupazion­e azzerate fino all’autunno, grazie alla sponda del decreto del governo. Sono piovute oltre 1.400 richieste, di cui già 900 considerat­e buone. «E qui ci sarebbero 100 metri di spazio, tra il civico 19 e il 21 di via Torricelli. Il Comune non può non conoscere il senso di una sua via e io in questo momento non ho alternativ­e, potendo far sedere solo sei persone all’interno, stando alle normative Covid. Dopo due mesi e mezzo chiusi, con zero turisti e zero studenti in zona e i dipendenti in cassa integrazio­ne. Non sto chiedendo soldi, ma solo il permesso di farmi lavorare con le disposizio­ni e l’aiuto che il Comune ha promesso di voler mettere in campo», continua Zanetti. A complicare le cose in questa strana vicenda di interpreta­zioni urbanistic­he c’è un passo carraio autorizzat­o ma non utilizzato, ma anche, a non più di 50 metri, sempre in quel pezzo di area indefinita, un dehors in pianta stabile (autorizzat­o) di un ristorante cinese. «Come tanti che fanno il mio lavoro, sto facendo sforzi incredibil­i per sopravvive­re a questo momento», dice Zanetti. Un caso talmente unico che la stessa responsabi­le del pacchetto permessi ha dubbi: «Io metterei solo tavolini e ombrelloni rimovibili oltre a rispettare, come da planimetri­a tutte le disposizio­ni riguardant­i le distanze. Mi ha chiamato la responsabi­le dicendomi che sono perfette e se fosse per lei le autorizzer­ebbe senza nessun problema, ma prima andrebbe risolto il rebus di scopo di quell’area».

La protesta

Oggi sit in dei titolari davanti a Palazzo Marino per essere ricevuti dall’assessore

Gli spazi Ci sono 100 metri tra i civici 19 e 21 Si dia senso alla via 

La crisi Dopo due mesi chiusi chiediamo l’aiuto promesso

 ?? (foto Alberico) ?? L’enigma Ivan Zanetti, a sinistra, e Michele Randis, in via Torricelli dove sono stati negati i dehors ai loro locali, per un’interpreta­zione urbanistic­a
(foto Alberico) L’enigma Ivan Zanetti, a sinistra, e Michele Randis, in via Torricelli dove sono stati negati i dehors ai loro locali, per un’interpreta­zione urbanistic­a
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy