Assembramenti, stop all’alcol e più controlli
A Pavia, Vigevano e Voghera
Pugno di ferro dei sindaci contro la «malamovida». Nei tre principali centri della provincia (Pavia, Voghera e Vigevano), vietato il consumo di alcolici dopo la mezzanotte, e le zone a rischio verranno presidiate dalle forze dell’ordine. Con il passaggio alle Fase 2 è come se fosse scattato il «liberi tutti». Pestaggi, aggressioni, e violazione delle norme anti contagio, come distanziamento sociale inesistente, capannelli davanti ai locali e mascherine sul collo o al braccio, hanno portato alla convocazione urgente del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Rosalba Scialla. A Pavia, lo scorso fine settimana, si è rischiato il lockdown bis: il gestore di un locale è stato preso a calci e pugni in piazza del Duomo da quattro giovani ripresi per il loro comportamento molesto, in seguito identificati e denunciati. I responsabili territoriali di carabinieri, polizia e Guardia di finanza hanno incontrato i sindaci di Fabrizio Fracassi (Pavia), Carlo Barbieri (Voghera), Andrea Sala (Vigevano) e Lorenzo Maria Vigo (Casteggio), per decidere i provvedimenti da adottare e che saranno in vigore sino alle 2 di lunedì. Postazioni fisse di agenti e pattuglie in piazze e zone a rischio assembramento, come piazza della Vittoria, via Siro Comi e Strada Nuova, a Pavia, dove è stato anche sbarrato l’accesso alla Cupola Arnaboldi. Presidi anche in piazza Ducale e vie limitrofe, a Vigevano, e nel centro storico di Voghera, dalla mezzanotte alle sei del mattino. A Pavia, il sindaco Fracassi ha prorogato sino a lunedì l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici in aree pubbliche dalla mezzanotte alle 7. «Voglio controlli puntuali — spiega lil prefetto Scialla —. Qualcuno ha interpretato la Fase 2 come una possibilità di riprendere completamente la vita di prima. Non è così. Le mascherine devono essere indossate, il distanziamento deve essere osservato e non è possibile ammassarsi davanti ai bar» Chi trasgredisce rischia una multa da 400 a 3 mila euro.