Corriere della Sera (Milano)

«Escobar sfiduciato». Bufera al Piccolo

Dura lettera dei lavoratori: cambiare guida. Lui: teatro in salute. Stupore del Cda

- di Maurizio Porro

Dura lettera dei lavoratori del Piccolo contro il direttore Sergio Escobar. È stata inviata alle cariche istituzion­ali, sindaco e ministro compresi. Oggetto: la mancanza «da anni di un’identità artistica all’altezza della storia e del prestigio del teatro». Nessun commento di Escobar, «stupore» del Cda.

Non c’è solo il problema del virus per il Piccolo Teatro, che comunque dal 16 giugno al 20 settembre ha organizzat­o una stagione di spettacolo nel Chiostro (per 70 persone e con 16 artisti) e in 9 zone limitrofe della città metropolit­ana, ma anche quello di acque agitate all’interno del più famoso teatro stabile che ha festeggiat­o il 14 maggio i 73 anni. Un’assemblea dei lavoratori (sono in totale circa 120) ha reso noto ieri un duro documento approvato a larga maggioranz­a e spedito a tutte le cariche istituzion­ali, sindaco e ministro Franceschi­ni compresi. In cui si esprime preoccupaz­ione perché «da anni manca alla nostra amatissima istituzion­e un’identità artistica alla altezza della sua storia e del suo prestigio».

Lamentano il ruolo del Piccolo in declino: pochi progetti, mancanza di una guida artistica e «le collaboraz­ioni diradate con le realtà artistiche d’Europa e del mondo…limitandos­i ad ospitalità straniere occasional­i». Il tutto evidenziat­o, ovvio, dal momento storico che definire difficile è un eufemismo. La lettera termina augurandos­i che «in vista della prossima scadenza del mandato ultravente­nnale del

I dipendenti Crediamo che il teatro Strehler abbia diritto a una nuova guida, una figura di alto profilo culturale, intellettu­ale e artistico

direttore Escobar e a 5 anni dalla morte di Ronconi, il Piccolo abbia diritto ad una nuova guida…una figura di alto profilo culturale, intellettu­ale e artistico». E si chiude con una citazione di Paolo Grassi, fondatore del Piccolo con Strehler: «Il teatro è un modo di amare le cose, il mondo, il nostro prossimo».

Certo la mancanza del genio di nome Ronconi è evidente, ma Sergio Escobar, da 22 anni direttore (per il teatro ha ottenuto la tanto sospirata autonomia), rifiuta ogni commento, prende molte distanze, ci rimanda a quando sarà il momento. Comunque avverte che il 9 giugno è previsto un consiglio di amministra­zione del teatro «in cui daremo le cifre del bilancio del 2019 che si riassume in 292.000 presenze di cui metà con meno di 26 anni». Ma risponde invece lo stesso consiglio di amministra­zione del teatro, rinnovato da poco e presieduto da Salvatore Carrubba, che «prende atto con stupore della lettera dei lavoratori e sottolinea l’importante ruolo avuto da Escobar nel suo mandato che ha rafforzato la qualità artistica e la proiezione internazio­nale».

Ci tiene a sottolinea­re che suddetto impegno si è «dimostrato ancora più prezioso nei mesi drammatici dell’emergenza sanitaria…con la tutela più ampia possibile dell’occupazion­e e dei livelli salariali del Piccolo». Ma precisa che il consiglio di amministra­zione il 9 giugno è convocato anche «per avviare, in perfetto accordo col direttore Escobar, i passi necessari per giungere, d’intesa con i Soci fondatori e col Ministero, alla designazio­ne del Direttore, con l’obiettivo primario di tutelare le condizioni perché il Piccolo Teatro possa continuare a svolgere il ruolo di assoluto protagonis­ta della scena culturale milanese, italiana e internazio­nale». Quindi, si tratta della riconferma del mandato che per Escobar scade a settembre.

L’interessat­o non commenta, lascia parlare la stagione estiva (con, fra gli altri, Lavia, la Bergamasco, Massini e Jannacci, Lella Costa, Intra, Rossi, Popolizio, De CapitaniFr­ankenstein) e annuncia che si riaprirà solo in sicurezza di decreti condivisi, anche se nella sala dello Strehler è possibile che ci stiano, con le nuove regole, solo 194 persone: a luglio la stagione dovrebbe essere comunque annunciata. E anticipa che il Piccolo vuol dare una mano alle sale piccole che non potrebbero riaprire in sicurezza, come il Teatro I.

Il direttore Nel prossimo Consiglio daremo le cifre del bilancio del 2019 che si riassume in 292 mila presenze di cui la metà con meno di 26 anni

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L’annuncio della sospension­e dell’attività artistica a causa dell’epidemia
(Ansa) Isolamento L’annuncio della sospension­e dell’attività artistica a causa dell’epidemia

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