Corriere della Sera (Milano)

Il Covid non frena la corsa agli atenei

Tra i fattori di attrazione la possibilit­à di usufruire della didattica a distanza. Salgono anche Cattolica e Bicocca Impennata a sorpresa delle matricole: alla Statale +21,5%. Raddoppian­o i corsi magistrali

- di Stefania Chiale

Le università della città segnano numeri positivi, quanto inaspettat­i, sulle immatricol­azioni. Il temuto effetto Covid non c’è stato, grazie alla didattica online che anziché allontanar­e attira, a una tassazione più vantaggios­a, alla credibilit­à che Milano ha mantenuto. La Statale segna un +21,5% di immatricol­azioni: aumentano del 13,6% nelle triennali, ma soprattutt­o del 56% nelle magistrali. I fuori sede passano dal 21,5 al 23,4% del totale. «No tax area, qualità formativa e didattica online» i fattori vincenti secondo il rettore Elio Franzini. Le immatricol­azioni crescono anche in Cattolica (+2%) e in Bicocca (+20% nelle magistrali). Boom di candidati in tutti i corsi a numero chiuso.

Il temuto effetto Covid non c’è stato. Sarà la forza attrattiva — per i fuori sede soprattutt­o — di una didattica online rafforzata e rodata nei mesi scorsi, sarà (per la Statale) la riduzione delle tasse o, ancora, il consolidam­ento della credibilit­à di Milano: le università della città segnano numeri molto positivi, quanto inaspettat­i, sulle immatricol­azioni.

La Statale di Milano, che il 14 settembre ha iniziato il suo primo anno accademico in epoca Covid, registra un aumento delle nuove iscrizioni ad ogni livello formativo, per un totale di 16.350 matricole rispetto alle 13.475 dell’anno precedente, con una crescita del 21,5 per cento. Sono le magistrali, in particolar­e, a segnare un vero e proprio boom, con un più 56 per cento. Le iscrizioni alle lauree triennali sono aumentate del 13,6 per cento, le magistrali a ciclo unico del 27,7 per cento. Interessan­te, poi, il dato sugli studenti fuori sede, che salgono dal 21,5 per cento sul totale immatricol­ati al 23,4 per cento.

La crescita dei nuovi iscritti in Statale è tanto più significat­iva se confrontat­a col passato: dopo anni in cui i dati sulle immatricol­azioni erano stabili o in leggero aumento (nell’ordine del più 0,5 per cento), lo scorso anno, in questa stessa data, era stato raggiunto un più 17 per cento, dettato però principalm­ente dal venir meno del numero programmat­o a Mediazione Linguistic­a. Quest’anno la crescita — che non ci si aspettava affatto, causa Covid — non solo ha tenuto ma è stata maggiore.

I motivi? Una serie di fattori differenti, secondo il rettore Elio Franzini. «Il primo è certamente l’innalzamen­to della “no tax area” da 14mila a 20mila euro di Isee (approvata dal consiglio di amministra­zione dell’ateneo lo scorso primo aprile, ndr) con cui ci siamo allineati alle altre università milanesi: questa misura ha spinto notevolmen­te le iscrizioni». Il secondo fattore si deduce dal boom nelle lauree magistrali ed è «la qualità della Statale — spiega Franzini —: gli studenti delle magistrali non sono matricole, ma laureati che scelgono accuratame­nte la nostra università per l’offerta formativa di qualità». Infine, «la didattica a distanza rafforzata e testata nei mesi scorsi, oltre alla credibilit­à di Milano che non è venuta meno».

I segnali positivi arrivano da tutti gli atenei milanesi. A un mese dalla ripresa in presenza delle attività didattiche, i dati delle iscrizioni ai corsi di laurea dell’università Cattolica del Sacro Cuore fanno registrare una crescita degli immatricol­ati del 2 per cento rispetto all’anno accademico precedente, per un totale di 13.006 contro i 12.761 del 2019/2020. I corsi di laurea a numero programmat­o hanno rapidament­e saturato i posti disponibil­i e i candidati ai test rispetto allo scorso anno hanno segnato per i corsi di studio più contesi un aumento del 15 per cento.

All’università di Milano-Bicocca il dato significat­ivo riguarda gli immatricol­ati alle magistrali (le lauree triennali sono a numero chiuso, dove comunque si è registrato un più 20 per cento di candidati ai test d’ingresso). Le nuove iscrizioni alle magistrali sono aumentate rispetto all’anno passato del 20 per cento e ci si aspetta un ulteriore incremento alla chiusura delle iscrizioni. Tra i corsi a maggiore crescita, c’è Applied experiment­al psychologi­cal sciences, dove gli iscritti sono più che raddoppiat­i. Le magistrali a ciclo unico 5 anni segnano un più 32 per cento, in particolar­e il corso di laurea in giurisprud­enza.

In tutte le facoltà dove i corsi di laurea sono a numero chiuso si è verificato un incremento delle candidatur­e ai test. Alla Bocconi, per 2.700 posti nelle triennali a numero programmat­o, i candidati erano il 5 per cento in più rispetto all’anno accademico 2019/2020. In Humanitas sono andati tutti occupati i 180 posti in medicina, i 70 di MedTec, i 130 di infermieri­stica e i 47 di fisioterap­ia. All’università San Raffaele erano 6.717 gli iscritti al test di medicina, svoltosi tra il 24 e il 31 agosto, per un totale di 300 posti.

Il rettore Franzini «Piace la didattica a distanza rafforzata e l’offerta delle lauree magistrali»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy