Si riaccende l’Area B: multe ai vecchi diesel
Telecamere in funzione da metà ottobre
Le telecamere di Area B torneranno a sanzionare le auto inquinanti in ingresso in città a partire da giovedì 15 ottobre, in perfetta corrispondenza con la riaccensione in tutta la regione di termosifoni e caldaie. È il sindaco Beppe Sala a dare l’annuncio: «Andiamo verso l’inverno e per cui l’inquinamento si alzerà e quindi può aver senso riattivarla. Ma se la situazione sanitaria dovesse poi peggiorare spegneremo di nuovo le telecamere». Il dibattito sulla mobilità divide la città e promette di essere al centro della campagna elettorale.
Le telecamere di Area B torneranno a sanzionare le auto inquinanti in ingresso in città a partire da giovedì 15 ottobre, in perfetta corrispondenza con la riaccensione in tutta la regione di termosifoni e caldaie. Dopo i lunghi mesi di stop per il lockdown, è il sindaco Beppe Sala a dare l’annuncio, a margine della festa della polizia locale: «Area B andrà gestita con flessibilità; è chiaro che andiamo nella stagione invernale, per cui l’inquinamento si alzerà e quindi può aver senso riattivarla. Ma se la situazione sanitaria dovesse poi peggiorare spegneremo di nuovo le telecamere». La parola d’ordine è, appunto, flessibilità. «Non c’è spazio per ideologismi — aggiunge infatti il sindaco —, c’è invece la necessità di ragionare con molto pragmatismo». Il sindaco risponde così indirettamente a chi, dal fronte più ambientalista della maggioranza, chiede da settimane non solo il ripristino immediato dei varchi antismog all’ingresso della città, ma anche l’inasprimento di Area C, il ticket per le auto più inquinanti che entrano nella Cerchia dei Bastioni. «Non so cosa possa voler dire “inasprimento”, ma Area C rimarrà com’è», taglia corto Sala.
Il traffico in città è tornato ai livelli pre-Covid. Lo testimonia la serie di accessi registrati proprio dalle telecamere di Area C. Giovedì 24 settembre è stato il giorno-record in fatto di ingressi in centro dal post-lockdown: 157.278 veicoli. Trentatremila auto e furgoni in più rispetto alla rilevazione della settimana precedente, quella della riapertura delle scuole, che pure era servita a fotografare il primo boom e il ritorno di fatto ai volumi di congestione pre-quarantena.
Riaccendere le telecamere di Area B, dunque, ma senza «ideologismi». L’ambientalista
del Pd Carlo Monguzzi non è soddisfatto: «Area C era nata per disincentivare il traffico, che invece aumenta, quindi così è solo una tassa e va modificata. Quanto ad Area B, rimetterla con le deroghe non serve a niente. E non si tratta di ideologismo ma di ultra-pragmatismo».
La leghista Silvia Sardone la pensa esattamente all’opposto: «Riattivare la Ztl che di fatto comprende tutta città sarebbe uno schiaffo ai milanesi, specie in un periodo di crisi come questo. A sinistra fanno un gran parlare di smog, polveri sottili e mobilità sostenibile, ma si tratta solo di spot visto che Area B, come dimostrano i dati, non risolve il problema dell’inquinamento. L’unico beneficio previsto è quelle per le casse comunali».
Un altro tema centrale in materia di viabilità è quello dei monopattini, soprattutto dopo l’inchiesta conoscitiva della Procura sugli incidenti e sulle flotte «gonfiate» di alcune compagnie di sharing. «Suggerirei di togliere immediatamente
l’autorizzazione a chi ha messo in giro più monopattini del previsto», dice il sindaco.«Siamo disponibili a collaborare — aggiunge—, ma poi rimango della mia idea, i monopattini possono essere uno strumento utile in un momento del genere, ma va fatta ancora molta vigilanza prima di allargare le autorizzazioni . Rimane anche il fatto che, paradossalmente, se noi non autorizzassimo le società che hanno in gestione le flotte dei monopattini e i cittadini se li comprassero da soli, saremmo punto e a capo. Quindi non bisogna concentrarsi solo sui monopattini delle flotte, ma dobbiamo essere più attenti in generale sulla gestione».
Il sindaco reclama insomma una «stretta». «Chi porta i monopattini deve stare più attento. Le multe per chi non rispetta le norme stradali sono previste eccome e sto invitando anzi il comandante della Polizia locale a essere più severo», spiega ancora Sala.
I «ghisa», infine. «Durante l’emergenza Covid, la Polizia locale di Milano ha assistito oltre 10 mila persone», ha sottolineato con orgoglio il comandante dei vigili, Marco Ciacci, nel corso della cerimonia all’Arena Civica per celebrare i 160 anni di fondazione del corpo.