Corriere della Sera (Milano)

Piena del Sesia Trovato il fucile del cacciatore

Lomellina

- di Davide Maniaci

Nessuna traccia di Renato Mantovani, il cacciatore disperso da venerdì sera. L’uomo avrebbe passato la notte tra venerdì e sabato in un casolare abbandonat­o, trasformat­o in capanno di caccia. L’edificio è stato completame­nte sommerso dalla piena del fiume Sesia. Ritrovato il fucile di Mantovani.

Le acque del Sesia in piena non hanno ancora restituito il corpo di Renato Mantovani. Le speranze che il cacciatore disperso sia ancora in vita si assottigli­ano ogni ora. Dell’uomo, classe 1943, bresciano di Castel Mella, non si hanno notizie da venerdì sera. Nonostante alcuni residenti gli avessero suggerito di allontanar­si in fretta dalla zona, lui ha proseguito la sua battuta di caccia in solitaria. Si trovava presso Pizzarosto, frazione di Palestro sulla sponda opposta del Sesia. Una zona remota al confine tra la Lomellina e il Piemonte, nota per la fauna avicola. Secondo la ricostruzi­one dei carabinier­i del comando provincial­e di Pavia, che coordinano le indagini, il cacciatore aveva passato la notte tra venerdì e sabato in un casolare abbandonat­o, un luogo spesso usato come «capanno di caccia». Sabato mattina, quando il

L’ultimo rifugio L’uomo aveva trovato riparo in un capanno, poi sommerso dal fiume

livello del fiume si è alzato rapidament­e, non è più riuscito a uscirne. L’edificio è stato completame­nte sommerso. Dopo la segnalazio­ne di alcuni conoscenti, sono stati trovati oggetti personali di Mantovani tra cui il fucile. Le ricerche, nonostante il maltempo, sono proseguite anche ieri, senza esito. I vigili del fuoco insieme ai sommozzato­ri hanno fatto intervenir­e un elicottero, col quale si sono calati nel casolare. Mezzi di soccorso sono arrivati da Lodi, Mortara, Robbio e Mede. Alle ricerche, che proseguono, partecipan­o anche uomini della Protezione civile. Il timore è che il 77enne sia stato trascinato a valle. Sabato l’elicottero dei vigili del fuoco ha salvato altri due cacciatori all’altezza di Candia, dieci chilometri più a valle. Avevano trovato rifugio su un isolotto. Stessa buona sorte domenica per altri due pescatori presso San Cipriano, bloccati al centro del Po. Sono riusciti a rientrare col proprio gommone, lasciando sul posto le automobili e l’attrezzatu­ra. La piena del Sesia ha costretto alla chiusura almeno fino alla fine dell’anno della provincial­e 596Diramaz­ione, all’altezza del ponte. La strada congiunge Mortara a Casale Monferrato. Le acque hanno distrutto un pezzo di carreggiat­a. La deviazione è sulla provincial­e 87.

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