Turisti di ritorno e incentivi al trasloco: si ripopola l’Oltrepò
Incentivi, prezzi delle case contenuti, un senso di comunità sconosciuto per chi vive nelle grandi città. È la rinascita dei piccoli borghi dell’Oltrepò Pavese attraverso un fenomeno di ripopolamento che attira soprattutto coppie giovani e meno giovani. «Visto da qui, anche un eventuale nuovo lockdown, fa meno paura».
È la nuova giovinezza dell’alto Oltrepò Pavese o, come ama definirla chi è mosso da cauto ottimismo: la rinascita di queste valli. I mesi di lockdown hanno provocato un effetto inatteso in questi luoghi: tanti turisti come non si vedevano dagli inizi degli anni 90, appassionati di trekking, bicicletta, ma anche famiglie e coppie alla ricerca di una casa in cui vivere. A dare la misura di quanto la marcia sia stata ingranata è Manuel Achille, 28 anni, sindaco più giovane di tutta la provincia di Pavia, primo cittadino di Romagnese, circa 350 residenti e 43 frazioni sparse qua e là sui monti: «Nei mesi estivi abbiamo superato abbondantemente le 3 mila presenze. Attraverso la Pro Loco abbiamo contattato i proprietari Romagnese, Sagliano e gli altri borghi La rinascita delle comunità montane grazie agli incentivi per chi si trasferisce «Qui è come una famiglia allargata Un altro lockdown fa meno paura» di seconde case o appartamenti vuoti intenzionati a metterli in affitto per le vacanze. In dieci giorni era tutto pieno, comprese alcune frazioni che nel periodo invernale raggiungono a malapena tre o quattro abitanti».
Alcuni, dopo aver trascorso le vacanze, hanno deciso di trasferirsi qui. Un ripopolamento possibile quello delle comunità montane, che passa attraverso servizi garantiti e condizioni di vita agevoli sulle quali stanno lavorando i sindaci del territorio. Simone e Giulia 37 e 29 anni, vengono da Voghera e dal Piacentino: hanno lasciato un lavoro da impiegati e a Romagnese hanno rilevato un bar che è diventato il cuore pulsante del borgo. «Ci troviamo molto bene, il bar è un centro di aggregazione e punto di riferimento logistico — spiegano —. Facciamo da magazzino per le consegne dei corrieri, da luogo per smart working perché abbiamo il wifi, e da “agenti immobiliari”, vista la richiesta di case nel nostro paese». I mesi di lockdown sono trascorsi con più leggerezza: «Pensavamo agli amici in città, chiusi negli appartamenti e capivamo davvero la fortuna di vivere qui, tra boschi e aria pulita». In questa piccola comunità fatta di case in pietra ci si sente in famiglia dopo pochi giorni. Emiliano e Angela, 46 anni, lui life coach ed esperto in counseling, lei docente in alimentazione e musicoterapeuta, sono arrivati a Romagnese il 20 maggio, con l’ultimo volo disponibile, provenienti dal Cile.«Ci siamo messi al pc e abbiamo iniziato a cercare case in Oltrepò Pavese, una famiglia di Romagnese ci ha lasciato la propria casa per un mese. Solidarietà e generosità che ci hanno spiazzato — raccontano —. Abbiamo fatto la quarantena e tutti i negozianti ci hanno aiutato portandoci spesa e viveri a casa. Non ce ne andremo più da qui».
A pochi chilometri da Varzi, si incontra Sagliano, una sorta di comune abitata da un’ottantina di persone. Tiziana e Luca si sono trasferiti da Milano, lei funzionario pubblico, lui artigiano:”«Avendo sofferto come molti il distacco forzato dagli affetti e dalle amicizie, la scelta è caduta su una casa molto spaziosa, con zone comuni di convivialità anche all’aperto. Terminato il lockdown ci siamo trasferiti qui. Passare da una grande città a un piccolo borgo non è semplice, ma stiamo trovando il giusto equilibrio».