Corriere della Sera (Milano)

«Mi sono ispirato a Buzzati»

Andrea Vitali racconta «Il metodo del dottor Fonseca»

- di Alessandro Beretta a pagina 30

Un poliziotto viene mandato tra le montagne nell’immaginari­a Spatz per risolvere un caso apparentem­ente semplice: è morta una ragazza, probabilme­nte l’ha uccisa il fratello, malato mentale. Invece, con toni gotici, la situazione si complica nel nuovo romanzo di Andrea Vitali «Il metodo del dottor Fonseca» (Einaudi) e dietro le apparenze si cela il male. È la seconda prova, dopo «Documenti, prego», lontana dalle ambientazi­oni lacustri e corali dei romanzi dello scrittore di Bellano ed è un viaggio in un’altra poetica, nera e tesa. Ne abbiamo parlato con l’autore che presenta oggi il romanzo a Milano. Come nasce quest’altro mondo noir di Vitali?

«È il mondo opposto a quello che ho sotto gli occhi, un mondo scuro in cui riverso suggestion­i che non potrei raccontare nei miei romanzi ambientati sulla riva del lago dove il vero protagonis­ta, in fondo, è il paesaggio e chi lo abita. Si ispira ad alcune mie fascinazio­ni narrative, dai «Sessanta racconti» di Buzzati ai libri di Dürrenmatt, ed è un tipo di racconto che ha bisogno di una narrazione verosimile, ma geografica­mente indetermin­ata. Anche molti personaggi sono anonimi ed è un altro escamotage per rendere più lontana la storia dalla realtà visibile».

In effetti, il poliziotto protagonis­ta non ha nome, mentre il suo capo ne ha uno inquietant­e: Maiale. Da dove nasce?

«Dall’immagine di una bestia vicina alla morte che mi è rimasta impressa in modo traumatico. Anni fa, in una gita al passo dello Spluga, ho visto un maiale con la testa incastrata in un secchio che si dibatteva cercando di liberarsi e nessuno lo aiutava. Ho fatto una sorta di proiezione verso questo personaggi­o dal profilo suino, sempre seduto come se fosse in una stalla, e di cui nessuno sa niente, se non che vive di lavoro ed è perennemen­te arrabbiato. Allora, l’ho battezzato così».

È stato difficile e lungo elaborare un altro ritmo e tono?

«Sì, ci ho messo quindici anni tra la prima stesura e la pubblicazi­one. Ho sempre avuto un po’ di timore perché questo tipo di racconto ti obbliga a confronti alti con temi che in altre storie ho sfiorato o evitato accuratame­nte. Sono dovuto maturare interiorme­nte per convincerm­i che era il momento di rischiare e far uscire il mio lettore dalle sue abitudini. La critica ha apprezzato “Documenti, prego”, ma sapesse quanti insulti mi sono arrivati da chi si aspettava il mio tono da commedia e la solita ambientazi­one».

Anche l’uso della prima persona è inconsueto per lei: è un modo per entrare più a fondo nel male?

«Mi è utile per essere più chiaro con me stesso e più preciso, anche in termini di scrittura, mentre negli altri romanzi mi piace divagare. Qui cerco di stare all’essenziale del racconto».

Vede un legame tra i suoi due mondi narrativi?

«Sono come le due facce della luna, che corrispond­ono anche alle variazioni del tono dell’umore, cambi di tono emotivo positivi e negativi che ti spingono a un diverso approccio, tanto alla realtà quanto al racconto».

Ricerca interiore «Mi sono ispirato a Buzzati e Dürrenmatt e dalla prima stesura sono passati 15 anni»

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 ??  ?? Scrittore e medico Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano sul lago di Como dove sono ambientati diversi suoi libri
In pillole
● Lo scrittore Andrea Vitali presenta il suo ultimo romanzo, intitolato
«Il metodo del dottor Fonseca» (Einaudi), oggi alle ore 18.30 presso la libreria Feltrinell­i Pasubio (viale Pasubio 11, tel. 02.91947777). Ingr. libero, consigliat­a prenotazio­ne via mail: Eventi.Milano1 @lafeltrine­lli.it. Con l’autore, dialoga il critico Mauro Novelli
● Il libro è la seconda opera, dopo «Documenti, prego», lontana dalle ambientazi­oni lacustri e corali tipiche dei romanzi dello scrittore di Bellano
Scrittore e medico Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano sul lago di Como dove sono ambientati diversi suoi libri In pillole ● Lo scrittore Andrea Vitali presenta il suo ultimo romanzo, intitolato «Il metodo del dottor Fonseca» (Einaudi), oggi alle ore 18.30 presso la libreria Feltrinell­i Pasubio (viale Pasubio 11, tel. 02.91947777). Ingr. libero, consigliat­a prenotazio­ne via mail: Eventi.Milano1 @lafeltrine­lli.it. Con l’autore, dialoga il critico Mauro Novelli ● Il libro è la seconda opera, dopo «Documenti, prego», lontana dalle ambientazi­oni lacustri e corali tipiche dei romanzi dello scrittore di Bellano

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