Corriere della Sera (Milano)

Allarme lavoro «Dai sindacati frasi sgradevoli»

La risposta a Cisl e Uil. «Ora concretezz­a»

- di Maurizio Giannattas­io

«Sgradevoli e sbagliate». Il sindaco Sala commenta così le critiche di Cisl e Uil al Comune, «reo» di essersi mosso in ritardo sulla fine del blocco dei licenziame­nti e degli sfratti. Nessun ritardo, replica Tajani, è il momento di collaborar­e su cose concrete. E cita le mille assunzioni nel triennio 2020-2023.

«Sgradevoli e sbagliate». Il sindaco Beppe Sala commenta così le critiche di Cisl e Uil a Palazzo Marino, «reo» di essersi mosso in ritardo su due fronti destinati a diventare caldi nelle prossime settimane: la fine del blocco dei licenziame­nti e degli sfratti. «Critiche anche inappropri­ate» secondo Sala perché arrivano nello stesso giorno in cui il Comune ha presentato il piano di 1.074 assunzioni nel triennio 2020-2023, mentre questo, conclude il sindaco, «dovrebbe essere il tempo della collaboraz­ione». Concetti espressi, anche se con meno vis polemica dall’assessore alle Politiche del Lavoro, Cristina Tajani che sta portando avanti in prima persona i vari tavoli aperti con le rappresent­anze sindacali: «Abbiamo appena chiuso due cantieri importanti­ssimi sulle politiche occupazion­ali e lo smart working, altri ne stiamo chiudendo. Concentria­moci sulle cose che possiamo portare a casa subito, consapevol­i che la porta del dialogo è sempre aperta. Se ci sono altre proposte concrete noi siamo qua. Ora è il tempo di unire le forze».

Nel merito delle critiche dei due sindacati, Tajani ricorda le azioni messe in campo sulla questione del blocco dei licenziame­nti . «È una discussion­e che abbiamo già intrapreso con i sindacati. Un primo livello di risposta sono le assunzioni che il Comune farà nel triennio 2020-2023. Un secondo livello è il lavoro che stiamo facendo sul tema appalti per tutelare i lavoratori più fragili nella catena del terziario e dei servizi. Il terzo livello a cui stiamo lavorando è il rafforzame­nto delle politiche attive della formazione per gestire eventuali esuberi il cui blocco o sblocco non dipende da noi ma dalla volontà del governo e quindi passa sopra la nostra testa. In ogni caso noi ci stiamo attrezzand­o per gestire le conseguenz­e». Ultimo appunto: «A breve uscirà il bando del Fondo di mutuo soccorso che mette a disposizio­ne 5 milioni di euro per quelle attività commercial­i o artigiane che in questa fase scelgono di stabilizza­re il personale o di fare assunzioni. È una misura estremamen­te concreta rivolta al sostegno dell’occupazion­e».

Alla fine il poliziotto buono (Tajani) e il poliziotto cattivo (Sala) non dicono cose molto differenti l’una dall’altro. Richiamano alla «concretezz­a». Come dire: di cosa stiamo parlando? Ci sono dei tavoli chiusi, altri aperti, ma i temi sono quelli indicati dal sindacato. Il resto non è nei poteri dell’amministra­zione. «Siamo aperti ai contributi e alle proposte — continua Tajani — Se ci sono altre idee su cui confrontar­si noi siamo pronti a discuterli. Noi siamo scesi sul terreno della concretezz­a e abbiamo dimostrato che i tavoli aperti si sono chiusi grazie alla volontà di utti. Se ci sono altri temi da affrontare noi ci siamo, anche perché i tavoli sono quotidiani. Questo è il momento di darsi degli obiettivi e di perseguirl­i tutti insieme perché il tema non è solo la credibilit­à dell’amministra­zione o delle singole parte sociali: in discussion­e c’è il futuro della città. Ci sono le condizioni per lavorare bene insieme al di là delle polemiche che durano un giorno».

Torniamo al poliziotto cattivo, Beppe Sala. «In un momento in cui tutti licenziano e noi siamo qua a ipotizzare assunzioni, ci vengono a dire “non fate nulla”: le regole non sono così, nella vita non c’è chi attacca e chi si difende, questo è il momento della collaboraz­ione». Aggiunge: «Io collaboro se ci sono le condizioni per collaborar­e, altrimenti ognuno arriverà alle sue conclusion­i». Sala ammette che il problema sfratti «è un grande problema delle grandi città. Il punto è che ne sto anche parlando con il governo», ma «una formula adatta non la stiamo trovando e non mi risulta che la trovino neanche in altri Paesi».

 ??  ?? Lo «strappo» L’articolo sull’attacco dei sindacati al Comune di Milano pubblicato sul «Corriere della Sera» uscito ieri in edicola
Lo «strappo» L’articolo sull’attacco dei sindacati al Comune di Milano pubblicato sul «Corriere della Sera» uscito ieri in edicola

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy