Corriere della Sera (Milano)

Una ripartenza tra prosa e cabaret

Al via la nuova stagione Classici, commedie e capolavori del cinema

- Livia Grossi

«Riapriamo per dare un segnale alla città e al nostro pubblico che qui troverà tutta la necessaria sicurezza che questo difficile momento richiede». Alessandro Arnone, direttore artistico del Teatro Manzoni lo dichiara presentand­o la nuova stagione, un cartellone dove drammaturg­ia contempora­nea e classica si alternano con cabaret, danza e musica dal vivo. Ma prima di entrare nel merito, Arnone sottolinea un’altra difficoltà. «Il teatro è in affitto in uno stabile abbandonat­o da molto tempo, il cinema è chiuso da 12 anni e l’attuale proprietà ha sfrattato tutti i negozianti che abitavano la Galleria Manzoni: chiedo dunque al pubblico di apprezzare gli sforzi che produzioni e artisti stanno facendo per offrire questa stagione». Con capienza dimezzata, come il prevede il protocollo, in scena stasera e domani l’attesissim­o «Queenmania Rapsody», omaggio alla grande band di Freddie Mercury (Sonny Ensabella). Il cartellone della prosa porterà sul palco nomi amati dal pubblico come Vanessa Incontrada, che festeggerà il Capodanno con la commedia diretta da Gabriele Pignotta («Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?»), e attori quali Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio protagonis­ti di «Amore mio aiutami», una grande storia d’amore patologica, ma divertente ispirata all’omonimo successo cinematogr­afico interpreta­to da Alberto Sordi e Monica Vitti. Dal grande schermo al palcosceni­co anche «I soliti ignoti», uno dei capolavori di Mario Monicelli e della magnifica coppia Mastroiann­i-Gassman, proposto per la prima volta in versione teatrale da Giuseppe Zeno e

Vinicio Marchioni, protagonis­ta e regista dello spettacolo. E dopo il pirandelli­ano «Liolà» in cui Giulio Corso, in un italiano sicilianiz­zato, si cimenta inserendo stornelli musicali tra le pagine del monologo, sul fronte grandi classici interessan­te anche il «Don Chisciotte» di Alessio Boni. Al suo fianco, nei panni del fido Sancho Panza, Serra Yilmaz, attrice icona di Ferzan Özpetek, il noto regista turco che quest’anno si cimenta in teatro con «Mine vaganti», il suo premiatiss­imo film. Una vicenda in cui si riflette sulle scelte sessuali e la fatica di adeguarsi a un cambiament­o sociale, con Francesco Pannofino e Paola Minaccioni. Nei panni della città, il pubblico del teatro che dialogherà con i protagonis­ti della scena.

Sul tema universo femminile, tra stereotipi e nevrosi, da non perdere Debora Villa con «Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere», e l’energetico trio Benedicta Boccoli-Rosita Celentano-Milena Miconi ovvero «Queste pazze donne», la brillante commedia di Gabriel Barylli.

Infine, oltre all’omaggio alla premiata ditta Garinei & Giovannini e al loro cavallo di battaglia «Se devi dire una bugia dilla grossa» con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini, da segnare in agenda anche la nuova bizzarra coppia comica Moni Ovadia-Dario Vergassola con «Un ebreo, un ligure e l’ebraismo» e l’immancabil­e Raul Cremona, il «Mago de Milan».

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Qui sopra, Alessio Boni e Serra Ylmaz (nei panni di Sancho Panza), in un momento dello spettacolo «Don Chisciotte
Coppia Qui sopra, Alessio Boni e Serra Ylmaz (nei panni di Sancho Panza), in un momento dello spettacolo «Don Chisciotte

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