Corriere della Sera (Milano)

Prime visite guidate all’anfiteatro romano

- Marta Ghezzi

Dalla strada più di tanto non si vede. Anche avvicinand­osi alla rete, il cantiere non si svela. La fase degli scavi non è ancora ultimata e da lontano si nota solo la grande voragine, per intuire la portata dei ritrovamen­ti archeologi­ci bisogna andarci davanti e guardare sotto. Il cantiere di Pan, Parco Amphitheat­rum Naturae, dietro via De Amicis, che sta svelando le forme dell’antico anfiteatro romano, in origine grande quasi come il Colosseo (36 metri di altezza, 35 mila posti, usato per i duelli dei gladiatori) e andato distrutto durante le invasioni barbariche del V secolo, avrà ancora vita lunga. Almeno un paio di anni. Domani (9.30-12.30 e 14.30-17.30) e domenica mattina, però, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, la Soprintend­enza Archeologi­a, Belle Arti e Paesaggio della città metropolit­ana di Milano ha deciso per un’apertura straordina­ria e promuove visite guidate a piccoli gruppi (ingresso da via Collodi, obbligo di prenotazio­ne: sabap-mi.eventi@benicultur­ali.it). Quasi un debutto: verranno mostrati per la prima volta, gli esiti delle indagini più recenti. Si tratta delle spettacola­ri fondazioni delle gradonate intorno all’arena dell’Anfiteatro, grazie ai quali è possibile percepire i quattordic­i setti radiali, la porta d’ingresso, l’orientamen­to, le dimensioni e il numero di arcate dell’Anfiteatro romano.

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La visione del Parco Amphitheat­rum da via Arena

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