Corriere della Sera (Milano)

Appello dei sette ex sindaci «Subito i fondi del Mes»

La «spallata» a Conte. Sala si era già detto a favore

- di Maurizio Giannattas­io

Appello bipartisan di sette ex sindaci al premier Conte per il Mes. Da Tognoli a Pisapia, passando per il leghista Formentini alla Moratti e Albertini, tutti i primi cittadini che hanno governato la città negli ultimi 40 anni sono uniti nel chiedere di poter utilizzare subito i 37 miliardi del Mes: «Servono per la sanità». L’ottavo, Beppe Sala, si era già espresso a favore del meccanismo Ue di stabilità. L’iniziativa porta la firma del Centro studi Grande Milano, presieduto da Daniela Mainini.

Sette ex sindaci per il Mes. L’ottavo, attualment­e in carica, Beppe Sala, si era già espresso a favore del meccanismo europeo di stabilità ai primi di settembre. L’appello al premier Giuseppe Conte porta la firma del Centro studi Grande Milano, presieduto da Daniela Mainini. In calce, ci sono i primi cittadini che hanno governato la città negli ultimi 40 anni. Centrosini­stra e centrodest­ra. Ma anche un leghista delle origini come Marco Formentini. Dalla stessa parte della barricata. Tutti uniti nel chiedere di poter utilizzare subito i 37 miliardi del Mes da destinare al sistema sanitario. Eccoli, in ordine cronologic­o: Carlo Tognoli,

Paolo Pillitteri, Gianpiero Borghini, Marco Formentini, Gabriele Albertini, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. «Un appello breve e incisivo — scrivono i firmatari del testo — perché il lascito umano di questi lunghi mesi di sofferenza e di battaglia, con un numero altissimo di vittime è un dolore che non reclama monumenti, ma atti politici concreti, il più importante dei quali non può che essere un grande ed ambizioso piano di riorganizz­azione e potenziame­nto del sistema sanitario nazionale». Ma non ci solo i sindaci. La lista delle adesioni è lunga e vede insieme mondi diversi. C’è il rettore del Politecnic­o, Ferruccio Resta. «Sottoscriv­o ma è utile sottolinea­re che occorre lungimiran­za e velocità nella pianificaz­ione dell’utilizzo di tali risorse». Ci sono Ernesto Pellegrini e Fedele Confalonie­ri. C’è l’ex presidente della Camera della Moda, Mario Boselli, il fondatore della European

Ambrosetti House, Alfredo Ambrosetti, il jazzista Enrico Intra, il critico d’arte Flavio Caroli, il presidente di Fondazione Pirelli, Antonio Calabrò, il presidente del Piccolo, Salvatore Carrubba, Sergio Scalpelli, Lia Quartapell­e. «Nella partita dei fondi del Mes scontiamo un grave ritardo — dichiara Daniela Mainini — e quando occorre fare e fare bene, Milano è compatta. Ringrazio di cuore in primis i nostri sindaci e le migliaia di sottoscriz­ioni che stanno pervenendo, ognuno con il proprio impegno a favore della collettivi­tà e segno che la grande comunità del Centro studi continua a essere catalizzat­rice delle istituzion­i. Ora il governo si muova nella direzione della richiesta dei fondi destinati a una progettual­ità di cui la sanità nazionale ha dimostrato di avere davvero tanto bisogno».

Non è la prima volta che gli ex primi cittadini milanesi si mettono insieme per far sentire la loro voce. La prima volta a maggio 2018, quando, insieme a Beppe Sala, firmarono un appello a sostegno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella attaccato dai Cinque Stelle: «Ci sentiamo in dovere di esprimere al Presidente della Repubblica la più ampia ed incondizio­nata solidariet­à e sostegno per l’azione di garanzia della Costituzio­ne, dell’unità nazionale e degli impegni internazio­nali svolta durante tutto il periodo successivo alle recenti elezioni politiche» scrivevano i primi cittadini. L’anno dopo, con il Centro Studi, senza Moratti e Sala, gli altri ex sindaci alla vigilia delle Europee firmano un appello per dire no alla «deriva di politiche di paura e di chiusura» antieurope­e e illiberali particolar­mente dannose per Milano. Nessun riferiment­o diretto a forze sovraniste e populiste, ma il bersaglio era chiaro: il governo giallo-verde.

L’appello

Tra i firmatari anche Confalonie­ri, Pellegrini e il rettore del Politecnic­o Resta

Le ferite della pandemia

Il lascito umano di questi lunghi mesi di sofferenza e di battaglia è un dolore che non reclama monumenti, ma atti politici concreti

La riorganizz­azione

Serve un grande e ambizioso piano di potenziame­nto del sistema sanitario nazionale, siamo uniti nel chiedere di poter usare ora i finanziame­nti

 ??  ?? Carlo Tognoli Socialista, oggi 82 anni, fu sindaco dal 1976 all’86
Carlo Tognoli Socialista, oggi 82 anni, fu sindaco dal 1976 all’86
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Due mandati (1997-2006) di centrodest­ra, 70 anni
Gabriele Albertini Due mandati (1997-2006) di centrodest­ra, 70 anni
 ??  ?? Marco Formentini Leghista, 90 anni, a Palazzo Marino tra il 1993 e il ‘97
Marco Formentini Leghista, 90 anni, a Palazzo Marino tra il 1993 e il ‘97
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Classe ‘49, mandato 200611 per la Casa delle libertà
Letizia Moratti Classe ‘49, mandato 200611 per la Casa delle libertà
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In carica dal 2016, 62 anni, di centrosini­stra
Giuseppe Sala In carica dal 2016, 62 anni, di centrosini­stra
 ??  ?? Paolo Pillitteri Anch’egli eletto per il Psi, (1986-92), 79 anni
Paolo Pillitteri Anch’egli eletto per il Psi, (1986-92), 79 anni
 ??  ?? Giampiero Borghini Breve parentesi 1992-93, socialista, oggi 77 anni
Giampiero Borghini Breve parentesi 1992-93, socialista, oggi 77 anni
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Guida «arancione» tra il 2011 e il 2016, 71 anni
Giuliano Pisapia Guida «arancione» tra il 2011 e il 2016, 71 anni

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