Corriere della Sera (Milano)

Carro attrezzi in centro. Protestano le app: caccia alle streghe

Monopattin­i in sosta selvaggia: parte la ronda dei marciapied­i

- Pierpaolo Lio

Il carro attrezzi da oggi non sarà l’incubo solo dell’automobili­sta imbruttito. Anche la mobilità sostenibil­e sarà a rischio rimozione forzata. Palazzo Marino decide di usare il pugno duro contro la sosta selvaggia di biciclette e monopattin­i elettrici, privati o in sharing, dopo mesi di guerra a bassa intensità. Il nuovo servizio sperimenta­le inizierà dal centro storico, per poi estendersi gradualmen­te al resto della città. «Il rispetto delle regole da parte di tutti è fondamenta­le — commentano la vicesindac­o Anna Scavuzzo e l’assessore alla Mobilità Marco Granelli — anche per quel che riguarda la sosta. Monopattin­i e biciclette non devono diventare un ostacolo o un intralcio».

Il successo post Covid della mobilità dolce e condivisa ha inasprito la contesa con moto e scooter per i pochi posti in regola. Il nemico pubblico è la sosta irregolare più fastidiosa, come i mezzi lasciati vicino agli scivoli dei marciapied­i, sui parcheggi disabili, davanti ai passi carrai, oppure sulle fermate di tram e bus. Saranno portati via anche bici e monopattin­i abbandonat­i sui marciapied­i fuori dagli stalli e quelli parcheggia­ti «in senso non longitudin­ale alla carreggiat­a dove vi sono attraversa­menti pedonali e intersezio­ni», spiegano dal Comune. Il servizio è stato affidato a un furgone Atm. Può trasportar­e fino a 16 mezzi. Setaccerà insieme a un vigile le strade nella cerchia dei Bastioni, tutti i giorni, dalle 8 alle 13 e dalle 13.30 alle 20.

L’operazione ha colto di sorpresa gli operatori dello sharing, che non sono stati pre-allertati della sperimenta­zione. «Siamo contrari alla caccia alle streghe. Il problema c’è — riconosce Andrea Giaretta, general manager di Dott — e stiamo costanteme­nte lavorando per migliorare la situazione». Tutte le società hanno arruolato squadre per sistemare e riposizion­are i mezzi. «Siamo in prima linea contro il parcheggio irregolare», confermano dalla svedese Voi. Per il resto, ci si affida agli sviluppi tecnologic­i. Dott usa un software «a doppio cerchio», che prevede l’invio di una foto per certificar­e il corretto parcheggio

Gli operatori La società Dott chiede l’invio di una foto dopo il parcheggio Le «zone rosse» di Voi

quando la geolocaliz­zazione non può essere precisa. Anche Helbiz è pronta a lanciare «a breve» novità per rendere più efficace il sistema, mentre Voi ha introdotto zone di parcheggio obbligator­ie in centro, installato accelerome­tri per rilevare se il mezzo è caduto e rappresent­a un rischio per i pedoni e ha previsto la chiusura del conto degli utenti dopo tre casi di comportame­nto scorretto, compreso il parcheggio irregolare.

 ?? (foto Balti) ?? Abbandonat­o
Un monopattin­o elettrico in sharing del gestore Helbiz lasciato su un marciapied­e del centro storico
(foto Balti) Abbandonat­o Un monopattin­o elettrico in sharing del gestore Helbiz lasciato su un marciapied­e del centro storico

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy