La corsia torna prima linea
Reparti potenziati negli ospedali milanesi e brianzoli per l’arrivo della seconda ondata di Covid. E i primari lanciano l’allarme: «I contagi di questi giorni sono destinati a quadruplicare nelle prossime due settimane».
«Bisogna far partire subito il piano Fiera, non possiamo aspettare oltre». Lo dice Antonio Pesenti, direttore della Terapia intensiva del Policlinico e coordinatore delle Terapie intensive lombarde. «I numeri dei contagi di questi giorni — spiega — sono destinati a quadruplicare nelle prossime due settimane e in giro continuo a vedere persone con atteggiamenti poco responsabili che non hanno capito di essere in mezzo ad una pandemia». Ieri ci sono stati 1.032 positivi nel milanese di cui 504 solo nella città di Milano. Una settimana fa la situazione era ben diversa e si registravano 182 positivi di cui 77 in città: un aumento del 650%.
Al Policlinico attualmente sono 8 i ricoverati in Terapia intensiva (su 14 posti totali), 13 in sub intensiva e 59 positivi ricoverati nei reparti a bassa intensità, più del doppio rispetto ai 25 della scorsa settimana. È pronto il piano di emergenza e si fanno i conti dei posti letto: «Ci sono 54 posti letto in Terapia intensiva al Polo in Fiera già pronti e attivabili in un’ora, ma occorre reperire medici ed infermieri — prosegue Pesenti —. Altri 104 posti potrebbero essere pronti nel giro di 24 ore e, se fosse necessario, altri 64 posti dalla riconversione degli ambulatori post Covid a Terapia intensiva per la fase acuta».
C’è preoccupazione anche nelle parole di Emanuele Catena, primario della Terapia intensiva al Sacco: «Se il trend si mantiene questo, tra due settimane la situazione sarà molto preoccupante. Già ora abbiamo 60 pazienti ricoverati nelle tre divisione delle Malattie infettive, 6 in Terapia intensiva dove sono già pronti e allestiti altri 10 letti». In sette giorni si è passati da 25 ad 80 ricoverati anche al San Paolo dove in Terapia intensiva ci sono 6 pazienti: «Settimana scorsa bastavano i posti letto del reparto di Malattie infettive — dice il direttore generale Matteo Stocco —: in due giorni abbiamo riallestito i reparti di Pneumologia e Medicina destinati ai pazienti Covid con 42 posti letto, il tutto proseguendo a pieno regime l’attività ordinaria dell’ospedale». Anche Marco Bosio, dg di Niguarda, pone l’accento su un ospedale che sta continuando a lavorare a pieno regime rispetto ai mesi del lockdown: «A marzo ed aprile il pronto soccorso era deserto. Ora dobbiamo affrontare l’impennata dei contagi con l’attività ordinaria». Qui i ricoverati, che al 1 ottobre erano 20, sono diventati 80 di cui 8 in Terapia intensiva: «Settimana scorsa — prosegue Bosio — abbiamo riaperto una Terapia intensiva dedicata al Covid e siamo pronti a riallestire fino a 120 letti come abbiamo fatto nei mesi dell’emergenza». Sorvegliata speciale anche la provincia di Monza e Brianza che continua a registrare il più alto numero di contagi in Lombardia dopo Milano (150 ieri). All’ospedale San Gerardo sono raddoppiati i ricoveri, da 25 a 53 di cui 6 in Terapia intensiva. «Abbiamo già iniziato ad inviare i pazienti meno gravi all’ospedale di Vimercate — spiega il dg Mario Alparone — per occuparci degli acuti».
Pesenti Bisogna far partire subito il piano Fiera In due settimane i numeri degli ammalati sono destinati a quadruplicare