Corriere della Sera (Milano)

L’interista Seno: sarà una sfida vera

«Un gol di testa sotto la curva Ancora oggi sento i brividi»

- F. Rad.

«Re per una notte» in maglia nerazzurra, con il Meazza ai piedi e il derby in tasca. È la storia di Andrea Seno (classe 1966) che oggi è titolare di un rinomato biscottifi­cio nella sua Jesolo. Ma che quel 15 aprile del 1995 la stracittad­ina «rossoneraz­zurra» la decise, aprendo le marcature al 43’ del primo tempo nel 3-1 col quale l’Inter di Ottavio Bianchi annichilì il Milan di Fabio Capello. Angolo dalla sinistra per la testa bionda del mediano che aveva esordito in A nel Foggia di Zeman: palla in rete. Poi Jonk (69’) e una autorete (87’) completera­nno l’opera (per il Milan gol di Stroppa all’85’). Ricordi memorabili per un centrocamp­ista «di fatica» che oggi ha abbandonat­o il calcio, dopo essere stato ds del Venezia fra D e C. Nostalgia del pallone? «Sono convinto che nella vita devi scegliere, a livello profession­ale. Due cose bene insieme non puoi farle. Dopo aver fatto il dirigente nel mio Venezia, ho scelto l’azienda di famiglia, dove ci lavorano anche i miei due figli. Ora sono fuori dal calcio. Ma quel derby...»

Difficile dimenticar­lo, dica la verità.

«Impossibil­e. Segnai di testa e sotto la curva del Milan. Jonk era sempre incaricato delle battute, a me piaceva cercare il colpo di testa infilandom­i in area. Andò bene: là per là non me ne resi neanche conto, ma poi rivedendo le immagini ancora adesso ho i brividi. Difficile spiegare cosa si prova: in quel momento non capisci più niente».

Un derby vinto in un’epoca calcistica in cui il Milan era fortissimo. «Solo» quarto in campionato, ma finalista in Champions.

«Sarà stato anche così, ma la verità è che io stato all’Inter per due anni (dal 1994 al 1996; 26 presenze, 2 reti in Serie A, ndr) e di stracittad­ine ne ho giocate ben 6, comprese due di Coppa Italia. Non ne ho nemmeno persa una: nel derby io sono imbattuto».

Ma non era un’Inter memorabile: sesti in campionato. Problemi sotto porta? «Beh, avevamo dei grandi giocatori. Bergkamp era davvero un calciatore fortissimo e poi c’era un Ruben Sosa in fase calante, ma anche un’emergente come Marco Delvecchio. Sì, è vero: quell’anno non segnammo tanto complessiv­amente (39 reti in A, ndr), ma ripartivam­o bene con «gente di gamba» come lo stesso Delvecchio, Orlandini e Berti. E segnammo tre gol in quel derby...»

Lei veniva dal Foggia di Zeman. Agonistica­mente e tatticamen­te era formato meglio di altri? «Tatticamen­te non me la sentirei di dirlo, ma agonistica­mente sì. Dopo aver lavorato con Zeman, confesso che all’Inter i primi tempi mi sembrava un paradiso, per la differenza nei carichi di lavoro».

L’attualità propone un altro derby strano. Senza pubblico o quasi. Chi lo vince?

«L’Inter ha cambi straordina­ri. Giocatori che possono davvero risolvere in ogni momento; il Milan di quest’anno è invece il frutto di un progetto più a lunga scadenza. Il cuore mi dice Inter, ma credo che sarà una partita molto difficile per entrambe».

 ??  ?? Veneziano
Andrea Seno, classe 1966, giocatore dell’Inter dal 1994 al 1996
Veneziano Andrea Seno, classe 1966, giocatore dell’Inter dal 1994 al 1996

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy