Prostitute esposte al Covid «I clienti usino coscienza»
«La paura del Covid non sta fermando la domanda di sesso a pagamento sulle strade. Occorre una maggiore responsabilità da parte dei clienti e l’offerta di alternative vere alle donne prostituite». Il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, in vista della giornata europea contro la tratta (18 ottobre). A fronte di un numero medio di 300 donne incontrate e seguite nel corso dell’anno, nel 2020 le operatrici e i volontari dell’unità di strada «Avenida» di Caritas Ambrosiana hanno intercettato 135 vittime di tratta durante le loro uscite notturne due volte la settimana lungo la circonvallazione Nord. Tuttavia nel mese di settembre le donne incontrate sono state 45, mentre l’anno precedente erano 52. «Le presenze sulle strade non accennano a diminuire nemmeno in questi giorni in cui i contagi sono tornati a salire — spiega Gualzetti —. Le donne sono spinte da una forte necessità economica e non hanno alternative reali, per cui accettano il rischio di ammalarsi».