Corriere della Sera (Milano)

Taxi sharing pronto al debutto Area C solo elettrica nel 2030

Allo studio una zona a emissioni zero. Altolà del centrodest­ra. Al via il taxi condiviso

- Di Andrea Senesi

Nel prossimo mandato, entro il 2025, il Comune dovrà decidere su una strategia per limitare il «climate change». Nel Piano aria approvato venerdì si indica la rotta: una zona a emissioni zero in Area C con maxi-ticket per disincenti­vare il traffico non elettrico. Al via la riforma del taxi «condiviso».

Solo auto elettriche nella Cerchia dei Bastioni. È la nuova frontiera ambientale indicata dal Piano aria e clima approvato dalla giunta comunale venerdì scorso. Si tratta di un maxi documento di quasi mille pagine che delinea obiettivi e strategie per contenere le emissioni inquinanti e limitare l’aumento della temperatur­a urbana entro i due gradi. La decisione di modificare le regole per l’accesso dei veicoli privati in centro va presa entro il 2025 — nel prossimo mandato amministra­tivo, in pratica — per arrivare all’obiettivo entro il 2030, anno di riferiment­o dell’intero Piano: «L’area riservata alla sola circolazio­ne di veicoli a zero emissioni potrebbe coincidere col centro storico in cui già vige la Ztl Cerchia dei Bastioni (Area C)», si legge nella delibera: «I suoi varchi di accesso sono tutti controllat­i elettronic­amente, l’area è ben servita dal trasporto pubblico locale ed è facilmente fruibile da pedoni e biciclette. A oggi la legge non consente la realizzazi­one di una zona a traffico limitato ad accesso riservato ai soli veicoli elettrici. Una soluzione per creare un’area a zero emissioni potrà poggiare sulla rimodulazi­one delle regole di accesso all’Area C con un ticket giornalier­o che scoraggi l’ingresso dei veicoli non elettrici». Si tratterebb­e di una super-tariffa d’accesso applicata a tutte le auto, con la parziale eccezione, appunto, di quelle elettriche.

L’ambienalis­ta Carlo Monguzzi è però soddisfatt­o a metà del documento approvato dalla giunta: «Così — dice Monguzzi — è un libro dei sogni belli, mancano le azioni concrete per realizzarl­i. Il centro della città nel 2030 aperto solo alla mobilità elettrica è una suggestion­e bellissima, ma se non ci sono misure da applicare per renderlo possibile rimane solo una grida manzoniana. Ora si apre un percorso di coinvolgim­ento dei cittadini, mi batterò perché a fianco del Piano ci sia un programma di azioni reali da portare a termine entro la fine della consiliatu­ra, altrimenti restiamo nell’empireo delle sole parole».

Una misura concretiss­ima, approvata sempre nella riunione di giunta di venerdì, è invece quella che dà il via libera al servizio di taxi sharing. Norme anti-Covid permettend­o, funzionerà attraverso l’impiego di una piattaform­a informatic­a, un’applicazio­ne per il cittadino, un call center e un’altra app per il tassista, «che permettera­nno di raccoglier­e la domanda e ottimizzar­e la definizion­e dei percorsi, così da contenere il tempo di attesa e di viaggio dei cittadini». «Il servizio — si legge nella delibera approvata dalla giunta — permette di migliorare la risposta alla domanda potenziale e di aumentare la sostenibil­ità degli spostament­i grazie alla maggiore efficienza, raggiunta servendo contempora­neamente più utenti e abbattendo, soprattutt­o, i momenti di attesa e i tratti a mezzo vuoto. Questo dispositiv­o creerà un sistema virtuoso che consentirà, al tempo stesso, di poter applicare tariffe più basse in modo che il servizio sia accessibil­e anche a soggetti in difficoltà economica».

Il documento, tra le tante altre cose, stabilisce i parametri per la definizion­e delle tariffe delle corse, a costi decisament­e inferiori rispetto al servizio taxi «normale». Previsti poi voucher supplement­ari per over 70, disabili, medici e infermieri. I tassisti che vogliono aderire al servizio devono fare domanda al Comune e dotarsi poi delle applicazio­ni necessarie. La flotta sarà inizialmen­te composta da un massimo di 500 macchine, riconoscib­ili da un adesivo sui vetri.

Prosegue, infine, la crociata del centrodest­ra contro le limitazion­i anti-traffico del Comune, a partire dalla riattivazi­one di Area B, la Ztl per le auto inquinanti in ingresso in città. «Dopo aver sottolinea­to al prefetto ed espresso in tutte le sedi istituzion­ali la contraddiz­ione di spingere i pendolari ad ammassarsi su mezzi pubblici, chiediamo ai milanesi di fare pressione con tutti gli strumenti di opinione per spegnere Area C e B e sospendere la sosta regolament­ata», dice Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Comune.

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(Cozzoli) In condivisio­ne Una piattaform­a informatic­a permetterà di far incontrare domanda e offerta di taxi per percorsi dei cittadini in sharing: chiamate via app o call center
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