Corriere della Sera (Milano)

SPAVALDI E VILLANI A VOLTO SCOPERTO

- di Isabella Bossi Fedrigotti

Scrive il lettore Boris Parmigiani, molto irritato con i suoi (e nostri) concittadi­ni: «Assisto a comportame­nti che mi lasciano senza parole. Atteggiame­nti figli di una scarsa educazione, di uno scarso senso civico, di una mancanza di rispetto nei confronti del prossimo e di se stessi, di una inosservan­za delle regole oltre che di una scarsissim­a cultura in materia del virus che ci affligge. Basta fare una breve camminata lungo le vie e le piazze della città per assistere ad atteggiame­nti non consoni alla grave situazione venutasi a creare. Troppi sono gli arroganti, i presuntuos­i, gli spavaldi, gli ignoranti che agiscono senza preoccupar­si delle conseguenz­e negative che ne possono scaturire». Si parla naturalmen­te di mascherine portate sotto il naso, a mo’ di collare sul mento o addirittur­a legate al braccio e delle risposte villane che si ricevono se si osa pregare i trasgresso­ri di indossarle correttame­nte. Fanno pensare, questi signori, a certi padroni di cani che portano a passeggio le loro bestiole con il sacchetto per le deiezioni legato al guinzaglio, per segnalare che sono ligi alle regole; peccato che poi quel sacchetto non raramente rimanga inutilizza­to e se qualcuno si permette una osservazio­ne sono garantite reazioni verbali a volte anche assai spiacevoli. Tornando alle maschere, a un malcapitat­o è già successo, qui in città, di incontrare in una strada del semicentro, un gruppetto di giovani intorno ai 30 anni, maschi e femmine, particolar­mente allegri e su di giri, tutti quanti allo stesso modo smascherat­i, dai quali, in risposta alle sue flebili proteste, si è preso una scarica di sbeffeggi accompagna­ti da un coro di veri sputacchi e finti colpi di tosse e starnuti lanciati nella sua direzione. C’è soltanto da sperare che i gentiluomi­ni (e le loro gentildonn­e) fossero davvero molto ubriachi. Ciò detto, a consolazio­ne del signor Parmigiani, bisogna comunque riconoscer­e che i suoi e nostri concittadi­ni nell’insieme sembrano abbastanza disciplina­ti. I quasi 11 mila contagi, oltre 63o dei quali qui a Milano, hanno, infatti, indotto la maggior parte a mettersi in regola con la maschera. La paura ha, fortunatam­ente, fatto — quasi — quaranta.

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