M4, la bolletta degli imprevisti sale di 10 milioni
Le varianti già previste valgono 11,6 milioni di euro. Il nodo San Cristoforo
Costi e imprevisti in più per la M4: 10 milioni e mezzo solo per la bonifica della cava Tre Castelli a San Cristoforo. I vincoli della Soprintendenza in centro.
Più si scava per realizzare la linea 4 del metrò e più, come è naturale, si incontrano problemi e contrattempi. Tra cause di forza maggiore, imprevisti e richieste da parte dela Soprintendenza le ultime varianti valgono 11 milioni e 600mila euro. L’intervento più consistente anche dal punto di vista delle risorse — vale da solo 10 milioni e mezzo di euro — riguarda la bonifica dell’ex cava Tre Castelli dove dovrà sorgere il deposito e il parcheggio della stazione di San Cristoforo. Un’area sequestrata alla mafia che per anni l’ha usata come una discarica abusiva dove veniva abbandonato di tutto, rifiuti solidi, medicinali, metalli, insomma un pozzo inesauribile di veleni. Durante la fase di bonifica sono stati rinvenuti dei rifiuti di tipologia diversa rispetto a quelli che ci si aspettava di trovare. A questo si è aggiunto la necessità di ricompattare il terreno sottoposto ai continui scavi. Un combinato disposto che tra smaltimento, trasporto dei rifiuti, movimenti terra, analisi chimico fisiche del terreno ha portato l’asticella a superare i 10 milioni e rotti di euro.
Ci sono le richieste della Soprintendenza che riguardano i lavori nelle aree più centrali del tracciato. Riguardano Pusterla, la Basilica di Sant’Ambrogio, la stazione Sforza Policlinico, la stazione De Amicis. «La richiesta di variante — si legge nel documento del Comune — ha origine dalle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, a seguito del rinvenimento di fondazioni, murature, manufatti ed elementi antropici, rinvenuti in alcuni cantieri della tratta centro e ritenuti dalla stessa Soprintendenza di interesse archeologico». I lavori in più riguardano l’assistenza archeologica durante la fase di scavo per attività che vanno dal ritrovamento di scheletri e reperti nei pressi di Sant’Ambrogio, all’ispezione di un muro di interesse storico in De Amicis, fino allo smontaggio di un muro perimetrale di interesse storico alla fermata di Sforza Policlinico). Oltre alla realizzazione di una passerella pedonale in piazza Sant’Ambrogio. Spesa: 148 mila euro.
C’è poi il problema dell’amianto. L’intervento più importante riguarda il deposito di San Cristoforo con la necessità di mettere in sicurezza le porzioni residuali di amianto grazie a un rivestimento permanente. Costo 780 mila euro. Più ridotto l’intervento alla stazione De Amicis per rimuovere l’amianto ritrovato nell’area di piazza Resistenza partigiana. Importo totale, 51 mila euro. Alla fine però, il costo dei nuovi lavori non fa aumentare il prezzo complessivo della linea 4 che resta fermo a un miliardo e 933 milioni. Questo perché le varianti rientrano per la stragrande maggioranza in poste già stanziate. Tranne 2,9 milioni che saranno prelevati dal fondo riservato agli imprevisti nella realizzazione.