Un blackout tira l’altro E il weekend sarà torrido
Ancora blocchi alla rete elettrica, proteste nei negozi Sala: dimissioni in A2A? No, i vertici vengano in Aula
Nuovi blackout, ieri. In zona Porta Romana e, dall’altra parte della città, verso via Melchiorre Gioia e la Stazione Centrale ore di funzionamento della rete a singhiozzo. Lo stato di allerta non è ancora finito, avverte Unareti: «Il repentino incremento delle temperature ha portato ad un aumento dei consumi energetici del 25 per cento». Ciò che sta provocando i disagi «è l’elevata concentrazione di interruzioni nell’arco di pochi giorni».
Nuovi blackout. Con la rabbia della città che cresce di pari passo con i disagi. La corrente è saltata per due ore nel negozio Subdued, in via Borgogna, dove le ragazzine cercavano gli abiti al buio, con la torcia del telefonino, sotto gli occhi desolati delle commesse. «È mai possibile? — dice una cliente —. Si ha paura anche ad andare in ascensore, lo stato di allerta dura da giorni». Dall’albergo Speronari Suites (in Duomo) dove finalmente sono riusciti a riempire le stanze e sperano in una ripresa dopo il periodo nero, sono in difficoltà: «I danni diretti e indiretti alla ricettività e alla ristorazione ci sono — si sfoga uno dei responsabili, Paolo Catoni —. Da giorni saltano i contatori, si bruciano le schede di memoria dei condizionatori, dobbiamo chiamare i tecnici e i clienti sono nervosi. Proprio adesso doveva esserci questo tilt alla rete? Non era prevedibile che sarebbe arrivato il caldo?».
La rete di distribuzione dell’energia elettrica è messa a dura prova dalle temperature record improvvise, con i milanesi ancora tutti in città, non abituati al caldo, e dalla ripresa di tutte le attività economiche con l’ingresso della Lombardia in zona bianca.
Da Porta Romana fino a viale Bligny e viale Sabotino, e dall’altra parte del centro verso via Melchiorre Gioia e la stazione Centrale, ore di funzionamento della rete a singhiozzo. «Non riusciamo a lavorare, si interrompe continuamente il collegamento» fa sapere ancora Veronica Viganò, formatrice, da piazzetta Mondadori. Da via Segantini parla Titti Acone: «Ieri notte è stato un delirio, l’impianto di allarme è scattato tre volte per mancanza di corrente, notte in bianco. Possibile che la gente usi i condizionatori più degli altri anni?».
Lo stato di allerta non è ancora finito, avverte Unareti, società che fa parte del gruppo A2a: «Il repentino incremento delle temperature ha portato ad un aumento dei consumi di energia elettrica del 25 per cento rispetto alla scorsa settimana e tuttora in crescita, siamo al nuovo picco del 2021 — scrive la società in una nota —. Queste condizioni hanno generato un forte stress sulla rete elettrica e hanno causato guasti all’infrastruttura costituita da sette mila chilometri di cavi interrati. Ciò che sta provocando i disagi di cui Unareti si scusa, è l’elevata concentrazione di interruzioni nell’arco di pochi giorni». La società ha quadruplicato le squadre di pronto intervento.
Per supportare la crescente richiesta di energia elettrica dovuta all’elettrificazione dei consumi della città Unareti ha avviato piano di investimenti che supereranno i 100 milioni quest’anno (da 88 nel 2020) e arriveranno a 120 milioni dall’anno prossimo: «L’obiettivo è dimensionare la rete per una capacità quasi doppia rispetto all’attuale — spiega la società —. Già nella prossima primavera entreranno in funzione due nuove cabine primarie».
La polemica su guasti e blackout scuote la politica. Di fronte alle opposizioni che chiedono le dimissioni dei vertici della società, il sindaco Beppe Sala è tranchant: «È giusto che i vertici di A2a vengano a relazionare sulla situazione in commissione comunale ma a quelli che chiedono le dimissioni dico che non è questo il metodo, altrimenti dovrebbe dimettersi metà della politica. Cerchiamo invece con spirito pragmatico di risolvere i problemi».