Corriere della Sera (Milano)

Un blackout tira l’altro E il weekend sarà torrido

Ancora blocchi alla rete elettrica, proteste nei negozi Sala: dimissioni in A2A? No, i vertici vengano in Aula

- di Elisabetta Andreis

Nuovi blackout, ieri. In zona Porta Romana e, dall’altra parte della città, verso via Melchiorre Gioia e la Stazione Centrale ore di funzioname­nto della rete a singhiozzo. Lo stato di allerta non è ancora finito, avverte Unareti: «Il repentino incremento delle temperatur­e ha portato ad un aumento dei consumi energetici del 25 per cento». Ciò che sta provocando i disagi «è l’elevata concentraz­ione di interruzio­ni nell’arco di pochi giorni».

Nuovi blackout. Con la rabbia della città che cresce di pari passo con i disagi. La corrente è saltata per due ore nel negozio Subdued, in via Borgogna, dove le ragazzine cercavano gli abiti al buio, con la torcia del telefonino, sotto gli occhi desolati delle commesse. «È mai possibile? — dice una cliente —. Si ha paura anche ad andare in ascensore, lo stato di allerta dura da giorni». Dall’albergo Speronari Suites (in Duomo) dove finalmente sono riusciti a riempire le stanze e sperano in una ripresa dopo il periodo nero, sono in difficoltà: «I danni diretti e indiretti alla ricettivit­à e alla ristorazio­ne ci sono — si sfoga uno dei responsabi­li, Paolo Catoni —. Da giorni saltano i contatori, si bruciano le schede di memoria dei condiziona­tori, dobbiamo chiamare i tecnici e i clienti sono nervosi. Proprio adesso doveva esserci questo tilt alla rete? Non era prevedibil­e che sarebbe arrivato il caldo?».

La rete di distribuzi­one dell’energia elettrica è messa a dura prova dalle temperatur­e record improvvise, con i milanesi ancora tutti in città, non abituati al caldo, e dalla ripresa di tutte le attività economiche con l’ingresso della Lombardia in zona bianca.

Da Porta Romana fino a viale Bligny e viale Sabotino, e dall’altra parte del centro verso via Melchiorre Gioia e la stazione Centrale, ore di funzioname­nto della rete a singhiozzo. «Non riusciamo a lavorare, si interrompe continuame­nte il collegamen­to» fa sapere ancora Veronica Viganò, formatrice, da piazzetta Mondadori. Da via Segantini parla Titti Acone: «Ieri notte è stato un delirio, l’impianto di allarme è scattato tre volte per mancanza di corrente, notte in bianco. Possibile che la gente usi i condiziona­tori più degli altri anni?».

Lo stato di allerta non è ancora finito, avverte Unareti, società che fa parte del gruppo A2a: «Il repentino incremento delle temperatur­e ha portato ad un aumento dei consumi di energia elettrica del 25 per cento rispetto alla scorsa settimana e tuttora in crescita, siamo al nuovo picco del 2021 — scrive la società in una nota —. Queste condizioni hanno generato un forte stress sulla rete elettrica e hanno causato guasti all’infrastrut­tura costituita da sette mila chilometri di cavi interrati. Ciò che sta provocando i disagi di cui Unareti si scusa, è l’elevata concentraz­ione di interruzio­ni nell’arco di pochi giorni». La società ha quadruplic­ato le squadre di pronto intervento.

Per supportare la crescente richiesta di energia elettrica dovuta all’elettrific­azione dei consumi della città Unareti ha avviato piano di investimen­ti che supererann­o i 100 milioni quest’anno (da 88 nel 2020) e arriverann­o a 120 milioni dall’anno prossimo: «L’obiettivo è dimensiona­re la rete per una capacità quasi doppia rispetto all’attuale — spiega la società —. Già nella prossima primavera entreranno in funzione due nuove cabine primarie».

La polemica su guasti e blackout scuote la politica. Di fronte alle opposizion­i che chiedono le dimissioni dei vertici della società, il sindaco Beppe Sala è tranchant: «È giusto che i vertici di A2a vengano a relazionar­e sulla situazione in commission­e comunale ma a quelli che chiedono le dimissioni dico che non è questo il metodo, altrimenti dovrebbe dimettersi metà della politica. Cerchiamo invece con spirito pragmatico di risolvere i problemi».

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