Esperimenti musicali
Il Quartetto off tra Verdi e i Nirvana
Si capisce già dal manifesto dove andrà a parare «Ground»: un Giuseppe Verdi diviso in due, il lato destro del viso con barba e cilindro regolamentari, l’altro col volto glabro di John Lennon, occhialini tondi e sorriso malinconico. Cosa significa questo Giano bifronte sorprendente? Cosa hanno in comune il genio di Busseto e quello di Liverpool? La risposta è in «Ground», nuovo progetto del Quartetto, sottotitolo appunto «da Verdi ai Beatles». La storica Società milanese sorprende con una ripartenza fuori dalle righe, una folata di vento capace di scompigliare le fronde di antiche piante della musica. Perché, come sostiene Biagio Scuderi, ideatore del progetto e coordinatore di Quartetto Off «I generi musicali sono come alberi dalle chiome variegate, che affondano le radici nello stesso terreno, in inglese ground».
Primo appuntamento lunedì 21 giugno ai Bagni Misteriosi. Dove, in occasione della Festa europea della musica e in collaborazione con il Teatro Parenti, saranno di scena quattro virtuosi del trombone già vincitori di molti premi internazionali. Con loro il percussionista dell’Orchestra della Rai di Torino Biagio Zoli, il trombettista Andrea Giuffredi, la soprano Anna Maria Sarra. Una band di fuoriclasse, alle prese con un programma «elettrico», che spazierà dall’ouverture del Nabucco di Verdi a brani lirici di Puccini, dalla Rhapsody in Blue di Gershwin a temi famosi della storia del cinema di Nino Rota e Ennio Morricone, senza negarsi una puntata nel glam rock dei Queen e nel pop italiano di Domenico Modugno.
«Intrecci sonori a rotta di collo, sul solco della lezione di Cathy Berberian, che per prima aveva osato accostare Monteverdi ai Beatles, vera provocazione musicale degli anni Settanta — ricorda Scuderi —. Contaminazioni libere ma non stravaganti, visto che le basi dell’armonia sono comuni alla classica come al pop. Un brano di Purcell e uno dei Nirvana possono avere più punti di contatto di quel che si immagina». A ottobre Ground tornerà al Franco Parenti con altri due serate «eterodosse», protagonisti il 10 il duo Musica Nuda, il 15 il trio di Cristina Zavalloni. Quanto a Quartetto Off, il 14 settembre sarà al Piccolo
Teatro con un omaggio a Dante e Carlo Porta. La Divina Commedia dell’Alighieri e quella in milanese del Porta. Già prenotati Sandro Lombardi, Monica Bacelli, Orazio Sciortino.
«Quartetto Off va a completare
la già importante offerta della nostra Società il cui cuore resta la stagione d’autunno in sala Verdi con artisti e programmi eccellenti –—afferma la presidente Ilaria Borletti Buitoni —. Queste aperture ad altri mondi sonori fanno parte di una tradizione iscritta nella nostra storia. Gli illuminati come Boito e Ricordi che nel 1864 istituirono la Società del Quartetto, definirono le prime prove concertistiche nell’allora Regio Conservatorio come “esperimenti”. Parola chiave che ci è parso giusto recuperare, ricominciando a sperimentare. Lo scopo del Quartetto sarà sempre più quello di creare nuovi ponti tra generi e linguaggi, rivolgendoci a un pubblico più ampio, a partire dai più giovani».