Atm-Trenord, dopo 7 mesi salta il «limite anti-Covid»: ora la capienza sale all’80%
Metrò, bus, tram e treni: le sedute tornano tutte disponibili
Su bus, treni e tram la zona bianca «crea più spazio». Stop al limite del 50 per cento di posti occupabili sui mezzi pubblici in Lombardia: si sale fino all’80. La novità è descritta in un’indicazione di Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, inviata venerdì scorso alle Agenzie di trasporto pubblico, ai Comuni e agli operatori del settore. Nel documento si spiega che, col passaggio della Regione dalla fascia gialla alla meno restrittiva zona bianca, cadono alcuni paletti anti-Covid per quanto riguarda i mezzi pubblici. Non è più applicabile il riempimento bloccato al 50 per cento, ma nemmeno si torna alla capienza completa. Almeno per ora.
In base alla lettura della Conferenza delle Regioni, nei Ministeri competenti e della Commissione Salute, in fascia bianca si deve seguire un’altra norma. I passeggeri da ora potranno viaggiare occupando fino all’80 per cento dei posti totali consentiti dalla carta di circolazione di ciascun mezzo. E la riduzione ancora in vigore, pari al 20 per cento, dovrà essere a scapito dei posti in piedi più che di quelli a sedere. L’assessore Terzi invita le aziende a mettere in pratica le nuove regole, almeno finché non sarà completata la revisione delle linee guida in corso a Roma.
Nel concreto cosa cambia? I mezzi di trasporto pubblici già da ieri possono accogliere il 30 per cento in più di utenti. Non succedeva dal novembre dell’anno scorso, quando è entrato in vigore il Dpcm che «dimezzava» lo spazio a bordo. Servirà qualche giorno per adeguare segnaletica e flotte. Atm toglierà i circa 70 mila adesivi che sono stati applicati in autunno sui sedili da lasciare vuoti. Si potranno quindi usare tutte le sedute. Rimarranno, invece, i «bolli» colorati sulle banchine della metropolitana e alle fermate di superficie di alcune linee per aiutare i passeggeri a rispettare il distanziamento mentre sono in attesa. L’azienda di Foro Buonaparte non teme assembramenti e bus strapieni come conseguenza della nuova indicazione. Oggi si calcola una presenza media di passeggeri pari al 55/60 per cento rispetto all’epoca pre-Covid. In primavera, con le riaperture e il ritorno in classe degli studenti, ci sono stati alcuni picchi di richiesta. E Atm ha chiuso i tornelli tra le 150 e le 200 volte al giorno. Gli stop, della durata di due o tre minuti, hanno permesso di evitare sovraffollamenti sui treni o in banchina. Probabile che ora saranno meno frequenti grazie all’aumento di posti, alla fine delle scuole, allo smart working di molti lavoratori e al naturale calo di utenza estivo.
Anche Trenord applica da subito il nuovo limite e nel corso della prossima settimana cambierà i cartelli e gli annunci sonori. Sui treni si potranno occupare tutti i sedili. Stessa sorte per i bus dell’hinterland. Potenziati durante il periodo scolastico, ora dovranno ricalibrare l’offerta. Lo «sblocco» del tpl si accompagna a una ripresa delle limitazioni anti-smog e anti-traffico a Milano. Già dal 9 giugno si sono riaccese le telecamere di Area B, sono stati ripristinati gli orari consueti di Area C, la sosta è tornata a pagamento negli stalli blu e riservata ai residenti in quelli gialli.
Gli orari di punta
A scuole aperte, per rispettare il Dpcm, i tornelli in stazione venivano chiusi 150-200 volte al giorno