Droni, esame del Dna, filosofia: così i liceali studiano da grandi
Le attività per i ragazzi delle superiori: posti esauriti e lunghe liste d’attesa Test con droni di terra al Politecnico I laboratori di Humanitas e San Raffaele Le ricercatrici in erba della Statale
Al lavoro con i droni di terra. Esperimenti alla scoperta del genoma. Lezioni di filosofia. Prove di chirurgia. Finite le lezioni, i campus accolgono i ragazzi delle superiori per le Summer School. Moltissime le richieste, dal Politecnico alla Statale, con lunghe liste d’attesa.
Incursioni al college da liceali. Con assaggi di vita da universitari (in presenza): la mattina in aula con i professori dell’ateneo, in pausa pranzo nei chioschi intorno al campus con le altre future matricole e al pomeriggio ancora a lezione. Corsi di robotica e di informatica per imparare a programmare, esercitazioni nella galleria del vento e con droni terrestri. È il programma delle summer school del Politecnico che partono da oggi. Posti esauriti e lunga lista d’attesa, come in tutti i corsi estivi per gli studenti delle superiori che quest’anno, in zona bianca, sono riproposti in presenza, anche alla Statale, al San Raffaele, a Humanitas.
Altre prove di ripartenza, sempre con piccoli gruppi, distanziamento, mascherina. Terminate le lezioni dei corsi di laurea, nei campus entrano i liceali. Al Politecnico sono arrivate oltre 400 domande per i 270 posti delle summer school. Cento studenti sono entrati con borsa di studio.
Età media sedici anni (iscrizioni dal secondo anno delle superiori), quattro su dieci sono ragazze. «Sono corsi intensivi, in inglese, tenuti da docenti del Politecnico. È un orientamento anticipato e “vissuto”, dove i ragazzi si mettono alla prova e capiscono se i corsi tecnologici fanno per loro», spiega Mara Tanelli, docente a Ingegneria e coordinatrice di TechCamp.
Alla Statale restano aperti i laboratori del Cusmibio di via Celoria e dell’Orto Botanico a Città Studi e da metà giugno sono arrivate le studentesse selezionate con il progetto «Una settimana da ricercatrice»: ventiquattro ragazze di dodici istituti superiori sono state invitate a lavorare in un laboratorio di biologia molecolare e genetica. E dal 28 giugno al 7 luglio arriva un secondo gruppo di liceali per «Incontri ravvicinati col genoma»: cicli di tre giorni, con altri ventiquattro studenti. Esercitazioni pratiche in laboratorio e giornate nel campus degli universitari. «Sono percorsi di alternanza scuola lavoro ed esperienze di orientamento. Appena abbiamo aperto le iscrizioni dopo il lock down in pochi minuti abbiamo esaurito i posti», dice Lucia Colombo coordinatrice di Cusmibio, il centro di cultura scientifica per le scuole che la Statale ha aperto dal 2004.
Dalle materie Stem alla Filosofia. Altri cinquanta studenti chiuso l’anno scolastico al liceo sono andati a lezione per una settimana con i professori dell’università San Raffaele nelle aule del dipartimento di Filosofia, a Cesano Maderno: «Una settimana di approfondimento sul tema della fiducia nelle istituzioni democratiche, in cattedra il preside Roberto Mordacci». E da oggi il campus di Humanitas apre per i percorsi di alternanza scuola lavoro agli studenti di terza e quarta superiore. Seminari e lezioni pratiche con i medici dell’ospedale. Come il «laboratorio delle suture» con Efrem Civilini, chirurgo vascolare e docente dell’ateneo: «Portiamo gli studenti nella “sala operatoria” del Centro di simulazione con una équipe completa. Entrano vestiti da chirurgo, imparano a dare punti di sutura — spiega —. Capiscono che hanno utilizzato conoscenze di fisica, geometria, matematica, che si apprendono nella scuola secondaria e fanno già parte del loro bagaglio. Quanto escono dichiarano tutti di voler diventare chirurgo».