Faida d’amore, ultimo duello a 70 anni
Minacce, pistole, carcere: la contesa iniziata nel 1987. L’incontro e la lite al cimitero
Rivali in amore dal 1987 i due anziani, di 75 e 72 anni, si sono incontrati casualmente al cimitero di Giussano. Il 75enne ha estratto una pistola minacciando l’avversario. Arrestato. Trentaquattro anni fa, era stato il 72enne a finire in carcere per aver sparato all’avversario, ferendolo.
Nel lontano autunno del 1987 era stato lui a restare ferito, colpito da due colpi di pistola esplosi dal suo rivale in amore, che lo accusava di avergli soffiato la moglie. Trentaquattro anni dopo, e oltre tre decenni pieni di rancori e di ruggini mai sopite, il copione è andato in scena di nuovo. La donna contesa tra i due uomini era sempre la stessa. Questa volta però è stato il 75enne, di Inverigo, a tirare fuori la pistola e a minacciare il suo antagonista, un 72enne di Giussano, puntandogli l’arma. Ma, per fortuna, almeno il finale è stato meno drammatico rispetto a quanto era accaduto nel 1987: l’anziano, che pure aveva sfoderato una Beretta con sette colpi nel caricatore, alla fine ha deciso di non sparare. Si è «limitato» a una serie di minacce. Un gesto di saggezza tardiva, chiamiamolo così, che però non è bastato a evitargli il carcere. La vendetta a scoppio ritardato è maturata venerdì mattina. Per una coincidenza, i due contendenti,
Anziani protagonisti Due uomini di 75 e 72 anni, tra loro la faida per la donna contesa dura dal 1987
che non erano mai riusciti a trovare un accordo, anzi, si sono ritrovati al cimitero di Giussano nello stesso momento. Di nuovo loro: uno di fronte all’altro. In un attimo un’intera vita di ruggini mai dimenticate e un desiderio di rivalsa, ha accecato il 75enne. Era stato lui, il 14 ottobre 1987, a restare ferito con due colpi di pistola a una coscia e a un fianco. Una sparatoria avvenuta nella piazza principale della cittadina brianzola. Quasi una «punizione», inflitta dall’oggi 72enne che era diventato l’amante dell’ex moglie, da cui il 75enne si era appena separato. Uno era stato ricoverato all’ospedale, l’altro era finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Tre giorni fa, poco dopo le 11, i due contendenti, ormai anziani ma se possibile ancora più adirati uno contro l’altro, si sono incrociati di nuovo all’ingresso del cimitero. E allora è avvenuta una replica del duello, ormai fuori tempo massimo. All’inizio è scoppiata un’accesa discussione. Dalle parole ad alta voce si è passati agli insulti, poi alle recriminazioni e infine ai rancori covati per oltre trent’anni. Al culmine della lite, questa volta a tirare fuori una semiautomatica con la matricola abrasa, è stato il 75enne, di origini calabresi. Sulle prime era deciso a fare fuoco contro l’odiato rivale in amore: l’arma era carica. Poi ha desistito, restando con la pistola in mano. Quando i carabinieri di Seregno sono arrivati, i due anziani, erano ancora impietriti uno di fronte all’altro. Dopo aver disarmato il 75enne, i militari lo hanno arrestato. Ora si trova agli arresti domiciliari.