Villaggio Expo AstraZeneca apre la corsa delle aziende
Primi tre contratti d’affitto, laboratori entro il 2021. «Rete con Ht, Statale e ospedale Galeazzi»
Arrivano le prime aziende a Mind, Milano Innovation District. Lendlease, gruppo attivo nella rigenerazione di aree urbane, ha firmato i primi accordi vincolanti per l’affitto di circa 5 mila metri quadrati di uffici, laboratori e aree commerciali nell’area in cui sono in corso di riconversione gli edifici di Expo 2015. Ad aprire la corsa è la multinazionale AstraZeneca, che lega il suo nome ai vaccini covid. Contratti anche per Bio4dreams e Rold.
«È un giorno di svolta, da oggi è ufficiale il fatto che non siamo soltanto noi a credere in questa visione, in questo sogno della città del futuro». Stefano Minini, il manager al quale Lendlease ha affidato il coordinamento dell’operazione Mind non nasconde l’entusiasmo con cui l’intero ambiente vive la giornata dell’annuncio degli accordi vincolanti con le prime tre aziende — AstraZeneca, Bio4Dreams e Rold — che porteranno uffici e laboratori all’interno del Mind Village. Avverrà fisical’interno mente tra ottobre e dicembre, perché i lavori di riconversione degli edifici di Expo 2015 in quella zona del perimetro destinato alla futura cittadella scientifico tecnologica sono a buon punto. «L’accesso a Mind rappresenta una leva strategica per le aziende che beneficeranno dell’ecosistema di innovazione — spiega ancora Minini — grazie a un’interazione diretta con tutti i soggetti che sono parte del distretto e le ancore pubbliche, cioè Università degli Studi di Milano, Human Technopole, Istituto Galeazzi e Fondazione Triulza, insieme a cui potranno sviluppare idee e progetti di innovazione nel campo delle Life Sciences e City of the Future, in un contesto collaborativo e multidisciplinare».
Il marchio di AstraZeneca si impone per effetto della notorietà dovuta alle vicende legate al vaccino anti-Covid. Ma l’avvicinamento del colosso biofarmaceutico anglo-svedese precede la pandemia: «È una scelta coerente con il nostro ruolo strategico in termini di innovazione e ricerca, per poter avviare con maggiore facilità la collaborazione alnostra di un network con il quale sviluppare idee, costruire partnership e progetti innovativi e per offrire ai nostri dipendenti un contesto moderno e servito», commenta Lorenzo Wittum, presidente e amministratore delegato del gruppo che sviluppa farmaci per patologie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie, autoimmuni, oncologiche e altro. Saranno circa 200 le persone di AstraZeneca che troveranno sede nel Mind Village con uffici e laboratori «con i più elevati standard di sostenibilità ambientale».
«Sin dal 2016 abbiamo manifestato interesse, il progetto era ancora poco definito ma nel Dna di questa azienda c’è l’istinto di frequentare il futuro», ricorda con entusiasmo Laura Rocchitelli, presidente e amministratore delegato
della Rold, azienda-gioiello che produce componenti e soluzioni per l’industria degli elettrodomestici. «Mind è un luogo di innovazione, di contaminazione dove possono incontrarsi mondi e conoscenze differenti e già durante i primi incontri con i futuri “inquilini” hanno cominciato a prendere forma possibili collaborazioni». E aggiunge: «Nel 2020 abbiamo creato la Academy e arrivare in Mind porterà un valore aggiunto: le nostre persone troveranno il luogo ideale per lo scambio di conoscenze».
Tra i vicini di casa troverà Bio4Dreams, primo incubatore italiano certificato e a capitale totalmente privato dedicato alle start up nelle life science. «Abbiamo sempre creduto in questo progetto e abbiamo risposto sin dalla prima manifestazione di interesse del dopo Expo — spiega Elisabetta Borello, tra i fondatori di Bio4Dreams — e ora, oltre al nostro quartier generale porteremo, per la prima volta in Italia, il nostro modello innovativo di laboratori di ricerca condivisi. Perché chi ha un’idea ha bisogno di sperimentarla, e la vicinanza fisica conta, eccome». Lendlease fa sapere che sono oltre 100 le aziende che ad oggi hanno manifestato interesse per Mind. «Da oggi non è più soltanto l’ex area Expo —dice soddisfatto Stefano Minini —, sta arrivando gente, si comincia a lavorare, a fare ricerca, prende forma l’ecosistema di innovazione che era il sogno del dopo Expo».