Scrittori in libreria
Autrice per bambini e scienziata: Chiara Valentina Segré si racconta negli spazi del negozio Corteccia
Rowling. Chiara Valentina Segré pronuncia il nome dell’autrice inglese J. K. Rowling con venerazione e dichiara, «un vero mito, fonte di ispirazione, abbiamo la stesso modo di intendere e descrivere la natura». Confessione spiazzante: Harry Potter non è il modello che ti aspetteresti da una biologa con un curriculum lunghissimo, laurea, dottorato, master, otto anni da ricercatrice allo Ieo, oggi responsabile della supervisione scientifica della Fondazione Umberto Veronesi.
«Non c’è solo il maghetto», ribatte lei che della Rowling ha letto (e apprezzato) tutto, perfino «Il seggio vacante», il romanzo uscito dopo la saga, bersaglio di feroci stroncature, lei alza il sopracciglio e commenta, «bastava tenere duro, si tratta di superare le prime cento pagine».
Scienziata di giorno, scrittrice di sera: Segré ha pubblicato una ventina di libri per bambini e ragazzi. «Sono nata con due anime, se non riesci a rinunciare cerchi l’equilibrio», sintetizza. Viene voglia di chiederle come, alla Libreria Corteccia di via Lanino è arrivata con il pancione di nove mesi, la terzogenita Lea nascerà fra pochissimo, «un cesareo, peccato, la data prevista sarebbe il 31 luglio, compleanno della Rowling». Ride e passa ad altro. Al nome Corteccia. «Richiama l’albero che dà la vita alla carta e per estensione ai libri: scelta fantastica», dice mostrando gli scaffali dove sono allineati i libri, i montanti dei ripiani sono rami veri, chiari. «Betulle milanesi, il risultato della potatura del giardino dell’asilo di mia figlia», rivela la libraia Alice Angelotti.
Chissà la gioia dei bambini che qui possono toccare, sfogliare, spostare quasi senza limiti, «abbiamo solo messo a distanza di sicurezza i libri più fragili, come i pop-up con le finestrelle», sottolinea Angelotti. Del resto il progetto iniziale era dedicarsi ai lettori in erba, è stato il quartiere, soprattutto le mamme che accompagnavano i figli a insistere, e allora Alice e la socia Anita Ballabio hanno capitolato e destinato la seconda stanza del negozio ai libri dei grandi. Il passo successivo è stato mettere lo spazio a disposizione di artigiani, sono comparse stampe di illustratori, i lavori a china in bianco e nero dell’iraniano Saleh Kazemi, le pennellate delicate di colore di Nina Masina, i giochi didattici, e con la vecchia poltrona di pelle l’ambiente si è trasformato in salotto.
«Presentare qui spinge la
Creatività fantasia, la lettura ad alta voce è solo il punto di partenza per esplorare in altre direzioni, giochi, disegni», osserva Segré, «il contatto con i lettori è per me una delle parti più belle di questo mestiere, soprattutto con i piccoli che non hanno filtri, chiedono, vogliono sapere».
E gli ultimi acquisti letterari? «Quentin Blake, “L’erbaccia”, “I cinque malfatti” di Beatrice Alemagna, e l’antologia che raccoglie le filastrocche di Gianni Rodari, tutti regali». L’ultima battuta arriva sulla soglia, «Corteccia è preziosa per i miei libri che ancora non hanno la forza di vendita di quelli della Rowling, verrò a presentare il prossimo, che esce dopo l’estate, con la carrozzina».
Evocativo
Il nome di questo negozio è una scelta fantastica: richiama l’albero che dà vita alla carta e quindi per estensione ai volumi che noi leggiamo