Richiami in vacanza a due velocità
La mappa per i lombardi in ferie: con Sardegna, Marche e Dolomiti la procedura più rapida
È la domanda che circola tra tutti i lombardi vaccinati con una sola, prima, dose in corpo: posso ricevere la seconda in vacanza? La risposta è affermativa. Accordi tra governatori e bozze in procinto di diventarlo sono superati da una circolare della struttura commissariale inviata a tutte le regioni. Il contenuto? Facilitare le vaccinazioni dei turisti che restano per almeno 15 giorni sul territorio. Più scontato per le Regioni che si appoggiano al portale di Poste: Sardegna, Sicilia, Abruzzo,
Basilicata, Calabria e Marche. In ordine sparso le altre. Ma non tutti i portali informano già a dovere: dalla Liguria che segnala l’opportunità ancora per i soli piemontesi alle prontissime Sardegna, Marche e Dolomiti.
Si guardava — due mesi fa, era il 21 maggio — con una punta d’invidia ai cugini piemontesi, in possesso di un accordo siglato con la Liguria per ricevere il richiamo antiCovid in vacanza. Si sperava di raggiungerli — due settimane fa — quando i presidenti Attilio Fontana e Giovanni Toti parlavano di una bozza per un simile patto ligurelombardo inviato al commissario Figliuolo. Ora accordi tra regioni e bozze in procinto di diventarlo sono superati da una circolare della struttura commissariale inviata a tutte le regioni. Il contenuto? Facilitare le vaccinazioni dei turisti che soggiornano per almeno 15 giorni sul territorio, facilitando di conseguenza anche il turismo. In due parole: reciprocità vaccinale. La Lombardia ha già implementato il servizio, annunciando le modalità per i turisti in entrata. Ma quello che interessa i lombardi è se le altre regioni lo prevedano. La domanda che circola tra tutti i vaccinati con una sola, prima, dose in corpo è: posso ricevere la seconda in vacanza?
Riposta affermativa: ogni Regione è tenuta a implementare il proprio portale — o le altre modalità — di prenotazione. Più scontato, e veloce, per le Regioni che, come la Lombardia, si appoggiano al portale di Poste: Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Marche. In ordine sparso le altre, ma tutte sono tenute a offrire la possibilità. La stessa, del resto, già garantita a chi soggiorna in un’altra regione per motivi di lavoro o salute. Sarà la struttura commissariale, a livello centrale, a compensare le necessità e gli spostamenti di dosi, garantiscono dal Welfare lombardo. Si invieranno consegne maggiori in relazione all’aumento di prenotazioni, intervenendo nel caso in cui una regione andasse in sofferenza.
Al cittadino interessato è chiesto di informarsi sul portale di prenotazione — o via call center — della regione in cui andrà in vacanza. In realtà non tutti i siti informano già a dovere. La Liguria, il cui call center non risponde nel weekend, segnala ancora questa opportunità solo per i turisti piemontesi. Mentre la Sardegna avvisa che «i turisti» che soggiornano «per un periodo superiore alle due settimane» possono «prenotare il vaccino sulla piattaforma di Poste, tramite la modalità di pre-adesione», come deve fare chi arriva in Lombardia. Non solo: è possibile farlo anche «tramite la funzionalità utilizzata per lo spostamento della seconda dose se il cittadino risiede in una regione che utilizza la medesima piattaforma (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia, Marche, Sicilia)». Tradotto: se un lombardo ha la seconda dose fissata, ad esempio, il 5 agosto all’hub di Palazzo delle Scintille può usare l’opzione di spostamento della seconda dose sul portale sardo e modificare data, ora e luogo da Milano a Cagliari. Lo confermano dal Welfare: «Bisogna andare sul portale della regione dove si va in vacanza» (non richiederlo su quello lombardo) «e modificare la
seconda dose». Nelle Marche, addirittura, «non occorre prenotazione: è possibile andare direttamente nei centri vaccinali il giorno previsto per la seconda dose» ed «esibire il certificato di vaccinazione della prima».
La Puglia ha messo da subito in rilievo nella homepage del suo portale la possibilità di prenotarsi per i turisti: «Puoi chiedere di ricevere la seconda dose qui compilando la manifestazione di interesse» (il servizio è in manutenzione e sarà disponibile a breve, si legge). Dal mare alle montagne: per le Dolomiti venete il call center invita a scrivere a vaccinazioni.covid@aulss1.veneto.it e informa che la possibilità di ricevere la seconda dose per i turisti in Veneto c’è, ma dipende dalle Ulss. Dall’Alto Adige la modalità è la stessa e dal call center sono ormai abituati a rispondere alla pioggia di richieste che arrivano in queste ore: occorre inviare una mail a infovax@sabes.it allegando carta d’identità, tessera sanitaria e certificato della prima vaccinazione. «Per fortuna — dicono gli operatori altoatesini pensando alla stagione da non perdere — il richiamo per i turisti ora è possibile!». Lo pensano anche tanti lombardi: ora chiudere le valigie e partire sarà più semplice.