Ambulatorio esotico
«Ho scelto di fare la veterinaria ispirata dal mio primo animale domestico, una coniglietta nana adottata durante il primo anno di liceo», ricorda Rosita Semenza Esposito mentre, in clinica, registra per un controllo il peso di Mafalda, una testuggine. «Con lei ho capito non solo che avrei fatto questo mestiere, ma che mi sarei occupata di animali non convenzionali». Tartarughe di terra e d’acqua, ricci africani e ratti domestici, cocorite e pavoni, fenicotteri, ragni, rettili, pesci, anfibi e soprattutto conigli: ecco le bestiole che ogni giorno vengono visitate e curate da un team di sette veterinari specializzati in animali esotici. Ho passato una giornata tra i corridoi di MyPetClinic, la clinica tra la fermata De Angeli e piazzale Brescia, aperta 24 ore su 24 per qualsiasi tipo emergenza: per gli esotici è l’unica sempre attiva in Lombardia, una delle pochissime nel nord Italia. «Nei miei turni di notte è capitato di accogliere persone arrivate d’urgenza da Aosta o dal Veneto per salvare il proprio animale», racconta il medico Riccardo Russo. Lui e il collega Edoardo Bardi stanno cercando di scoprire il sesso di un giovane pitone che pesa poco più di un chilo ma promette di crescere molto in fretta. Ogni giorno a contatto con la vita e con la morte. Ma se c’è una cosa che Rosita Semenza Esposito non cambierebbe mai è «lo sguardo dei pazienti, degli animali che, grazie a te, smettono di soffrire, guariscono e possono tornare a casa».