Corriere della Sera (Milano)

«Che meraviglia il Teatro Lirico intitolato a Gaber»

- Rossella Burattino

L’ attesa è stata lunga (22 anni). Ma il Teatro Lirico è ritornato con le sue luci sfavillant­i e la prestigios­a intitolazi­one a Giorgio Gaber, che per decenni ha avuto lì la propria tana artistica. A ricordarlo ai milanesi (e non soltanto) è il sindaco Beppe Sala con un post su Instagram e su Facebook: «Ecco il Teatro Lirico intitolato a Giorgio Gaber. La vista di questo gioiello e il pensiero dei milanesi che torneranno, anche qui, a respirare cultura ripaga degli sforzi e riempie di orgoglio». A settembre porte aperte «per ammirare la bellezza di questo teatro storico. E poi si torna in platea... ». L’entusiamo è subito condiviso: pioggia di

like e commenti. A partire da Lorenzo Jovanotti: «Quando, in questi anni, passavo davanti al cantiere del Lirico, ogni volta pensavo che presto avrei visto scritto Teatro Lirico Giorgio Gaber e un vortice di pensieri, suggestion­i e gioia si accendeva nella mia testa. Che a Milano ci sia finalmente il Teatro Gaber, mi fa cantare... quanto è bella la città». «Che meraviglia che sia intitolato a Giorgio Gaber — risponde Gianni Morandi — . Ho avuto la fortuna di vedere qualche suo spettacolo proprio su questo palcosceni­co. sono sicuro che nessun altro lo avrebbe meritato più di lui». Un teatro stupendo intitolato a un artista straordina­rio!», ha scritto il musicista Saturnino. I lavori in via Larga erano partiti nel 1999 e tra ricorsi giudiziari, gli stop tecnici ai lavori, la scoperta dell’amianto, infine il Covid, sono finiti adesso. Il nome del cantautore è sempre stato il favorito per questa dedica, ma mancava la «formalizza­zione». Ora è stata annunciata da Sala sui social. « Questo teatro — continua il primo cittadino — è un vero tuffo nella storia di Milano, ma oggi è anche una visione di modernità tecnologic­a e sostenibil­ità ambientale. E io non vedo l’ora che i cittadini e le cittadine vengano a visitarlo a settembre, in occasione dell’open day che stiamo preparando per loro. Ma più di tutto aspetterò la Prima, sarà un segnale di rinascita e ripartenza. Per questo luogo, per la cultura, per Milano». Non poteva mancare la Fondazione che Dalia Gaberscik ha intitolato al padre: «Una grandissim­a gioia, un grandissim­o riconoscim­ento magnifico attestato di stima per un uomo che ha dato tantissimo alla nostra cultura. Grazie, nella speranza di poter svelare insieme a lei quella nuova insegna sulla facciata principale che abbiamo sognato in tutti questi anni: Teatro Lirico Giorgio Gaber!».

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