I fondi extra non spengono le proteste
Il Comune ha deliberato la concessione di contributi straordinari fino a 400 mila euro a favore degli abitanti della Torre Moro bruciata in via Antonini: un primo importo per le spese di alloggi in albergo e un altro per l’acquisto di effetti personali. «Troppi incastri burocratici, non arriveranno mai a darceli per intero», dicono gli sfollati.
Il Comune darà fino a 400 mila euro di contributi a favore degli abitanti della Torre Moro. Lo ha deliberato ieri, spiegando che la somma costituisce un primo contributo per supportare la prima fase emergenziale. Si tratta di un importo fino a 1.500 euro per sostenere le spese di alloggi in albergo o altre strutture temporanee per il primo mese, e di altri 500 euro destinati all’acquisto di effetti personali andati persi nell’incendio o comunque non recuperabili. Verrà inoltre attribuito un contributo per 5 mesi per il periodo successivo, variabile a seconda della composizione del nucleo familiare (500 euro al mese per famiglie di uno o due componenti, 700 se i componenti sono tre o quattro, 900 in caso siano di più). Questo contributo verrà riconosciuto ai proprietari residenti, per i quali l’abitazione ora inutilizzabile rappresenta la prima casa o l’unica abitazione possibile, e sarà soggetto ad un criterio di proporzionalità basato sui redditi dichiarati. Più che la quantità, però, a deludere le aspettative degli sfollati del grattacielo sono le modalità di accesso a questi fondi: «Un annuncio che sembra elettorale — attacca il portavoce del comitato Mirko Berti —. Non arriveranno mai a darceli per intero, ci sono troppi incastri burocratici. Avevamo poi chiesto che ci fosse anticipata la delibera invece scopriamo dal comunicato i tetti di reddito che limitano gli aiuti». Sostanzialmente solo chi percepisce un reddito inferiore a 40 mila euro, potrà usufruire del fondo promesso. Le famiglie con reddito fino a 70 mila si vedranno dimezzare la quota. Ad alzare il volume del malcontento anche le rate (piene) che in questi giorni Milano Ristorazione ha inviato alle famiglie con figli. «Incontriamo continuamente i residenti, le assicurazioni e gli uffici per cercare di attenuare i disagi», conclude l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.