La generazione verde sul palco del mondo
Conferenza sul clima, i giovani leader
Dai Fridays for Future alla Pre-Cop26. Dalla protesta di piazza dei ragazzi alle proposte. È l’appello-augurio del ministro della Transizione, Roberto Cingolani, che ieri a Palazzo Marino ha presentato l’evento che dal 28 al 2 ottobre porterà in città 400 giovani da 197 Paesi del mondo, offrendo un «pensatoio» da cui trarre soluzioni contro i cambiamenti climatici. Il capoluogo lombardo ospiterà circa 500 eventi, decine di ministri dell’Ambiente, capi di Stato, rappresentanti Onu. Il tutto in vista della Conferenza dedicata al clima delle Nazioni Unite, il Cop26.
Dai Fridays for Future alla Pre-Cop 26. Dalla protesta di piazza dei ragazzi alle proposte. È l’appello-augurio del ministro della Transizione, Roberto Cingolani, che ieri a Palazzo Marino ha presentato l’evento che dal 28 al 2 ottobre porterà in città 400 giovani da 197 Paesi del mondo, offrendo un «pensatoio» da cui trarre soluzioni contro i cambiamenti climatici. «L’Italia è in prima linea per la lotta ai cambiamenti climatici. Ma non basta — ha detto Cingolani —. Occorre uno sforzo globale e proprio con questo obiettivo che stiamo organizzando Youth4Climate perché è il momento in cui i giovani dalla protesta passino alla proposta. La crisi climatica comporta il rafforzamento del dialogo intergenerazionale. E, a Milano, sarà il momento in cui proveremo a renderlo concreto».
Il Supersalone, il ritorno della moda e adesso è la volta di Pre-Cop26, una settimana di iniziative sotto il nome di All4Climate-Italy2021. Milano torna faticosamente ma con tenacia a essere la città dei grandi eventi.Il capoluogo lombardo, oltre all’iniziativa dedicata ai giovani(due ragazzi per ognuno dei 197 Paesi membri dell’Unfcc, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) ospiterà circa 500 eventi, incontri con personalità della politica mondiale, decine di ministri dell’Ambiente, capi di Stato, rappresentanti Onu. Il tutto in vista della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite (Cop26), che si terrà a novembre a Glasgow, in Scozia.
«Una scelta che fin dall’inizio abbiamo condiviso e sostenuto alla luce del ruolo che la nostra città, con la partecipazione a C40 e ad altri network che includono le più importanti metropoli del mondo, ricopre sui temi del clima e della salvaguardia del pianeta — ha detto il sindaco Beppe Sala —. Sulla transizione bisogna accelerare e Milano farà la sua parte. Ciò che mi rende particolarmente felice è sapere che Milano ospiterà giovani da tutto il mondo invitati a lavorare sul documento finale che sarà presentato ai ministri impegnati nella Pre Cop26». Al termine del lavoro dei 400 ragazzi verrà adottato il documento finale che sarà poi condiviso nell’ambito dell’incontro di giovedì 30 settembre con i ministri impegnati nei lavori. In quello stesso giorno il ministro Cingolani, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio Mario Draghi e del primo ministro britannico Boris Johnson, darà il via alla Pre Cop. Tre giorni di lavori tra Governi e delegazioni provenienti da gran parte del mondo su aspetti politici chiave del negoziato del clima, consapevoli che non potrà esistere un piano di riserva.
Oltre al sindaco è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo rivendicando un ruolo più importante per le regioni. «Nei negoziati per la Cop26 le Regioni devono avere una voce più forte e un ruolo più da protagonista — ha detto Cattaneo —. Devono poter far sentire la loro voce grandi regioni come la Scozia, che ospiterà la stessa Cop, la Lombardia, che ospita la PreCop, la Catalogna, la California». Altrimenti, ha concluso l’assessore, «ci sarà una minore spinta al raggiungimento di questi obiettivi, che devono essere ambiziosi, ma non calati dall’alto».