AL VANDALO IMBRATTAMURI VORREI CHIEDERE: PERCHÉ LO FAI?
Caro Schiavi, nell’osservare gli innumerevoli imbrattamenti sugli edifici, mi ha colpito quello sulla facciata del museo della Scienza, accanto all’entrata. Una enorme tag che è lì da molto tempo. Non è stato fatto alcun intervento di ripulitura perché occorrono autorizzazioni sugli edifici storici. Quindi c’è l’autorizzazione a imbrattare, non a ripristinare il decoro.
Maurizio Carmignani
In piazza Diaz ho notato un gruppo di ragazzi e ragazze nei portici retrostanti al Museo del 900: erano intenti ad imbrattare i muri con un pennarello. Preso un po’ di coraggio e con buona educazione interrompo una delle ragazze e chiedo se sapeva di deturpare un monumento e compiere più di un illecito… In risposta si erge un coro beffardo di «scusi, non lo sapevamo... signore». Mi allontano per segnalare la cosa al museo e torno sul posto: trovo scarabocchiato un grande genitale maschile con alcune scritte.
Victor Rafael Veronesi
Prima di decidere chi votare alle prossime elezioni Comunali vorrei sapere dai due contendenti principali cosa intendono fare per le scritte che da decenni deturpano tutti i palazzi di Milano. Su questo argomento chissà perché non parla mai nessuno.
Antonello Fanciulli
Cari lettori, contro gli imbrattamuri ogni predicozzo sembra inutile e inefficace senza adeguate sanzioni, ma per una volta vorrei anch’io trovarmi come il signor Veronesi davanti a uno di questi scarabocchiatori per fargli la fatidica domanda: perché lo fai? Esistono i graffiti, alcuni davvero belli, ci sono murales che raccontano storie, ho visto muri scalcagnati diventare scenografie di quartiere, ma trovo inaccettabili le scritte vandaliche, quelle, per dire, che abbondavano un tempo nei bagni delle caserme e delle scuole. C’è uno squallore di fondo visibile nelle foto dei lettori (che non pubblichiamo per decenza) e deve essere difficile per chiunque rispondere alla domanda di cui sopra. Perché si fa? Per noia, per ridere, per stupidità, per gratuità per bullaggine, odio sociale? Quanto agli edifici storici, è davvero incredibile la latitanza d’intervento in tempi rapidi: sembra una resa. Eppure ci sono organizzazioni di volontari che da anni si mobilitano per ripulire i muri imbrattati di scuole e asili. Il loro impegno per una Milano più bella va incoraggiato e andrebbe sostenuto da tutti i candidati a Palazzo Marino, non solo dai due principali sfidanti.