Alloggi per le forze dell’ordine negli ex «palazzoni» del degrado
Il progetto a Borghetto Lodigiano. Affitto concordato anche per giovani coppie
LODI Sono tante le storie che circolano sui «palazzoni» di Borghetto Lodigiano, i tre edifici multipiano di una società immobiliare (fallita) in piazza XXV Aprile, diventate dopo il 2005 una sorta di terra di nessuno con affitti illegali, delinquenza, retate continue, ritrovamenti di refurtiva, risse. Dodici di questi appartamenti, rimessi a nuovo, saranno a breve abitati da carabinieri e poliziotti. La storia dei «palazzoni» è breve ma complicata. Le cooperative che li avevano realizzati erano fallite l’una dopo l’altra. Alla fine li aveva acquisiti un’immobiliare di Buccinasco, la Finman. Fallita anch’essa e finita nel mirino, come vittima, della ‘ndrangheta. Molti degli affittuari erano stranieri regolari, lavoratori. Altri invece professionisti dell’occupazione abusiva. Tra i ritrovamenti a sorpresa, in una mansarda, una maxi serra di marijuana. Sui 72 appartamenti disponibili, 66 risultavano occupati abusivamente. Un record. In realtà gli affitti venivano pagati, di persona, all’incaricato dell’immobiliare che passava
Il complesso Realizzato nel 2005, era diventato luogo di occupazioni, spaccio e risse
ogni mese a riscuotere. Ma si racconta anche del portiere nordafricano che indicava ai connazionali quali appartamenti fossero vuoti e dunque da occupare.
Tutto finito. Gli ex alloggi dell’illegalità sono già a disposizione degli appartenenti alle forze dell’ordine. Una storia a lieto fine, un progetto voluto dal sindaco leghista di Borghetto, Giovanna Gargioni, e da Regione Lombardia. Un progetto costato due milioni e mezzo di euro e che prevede la trasformazione di uno dei tre «palazzoni» parte in caserma-stazione dei carabinieri e parte in alloggi per i militari o per forze dell’ordine dislocate nel Lodigiano. Dodici appartamenti in tutto — dai bilocali ai quadrilocali — gestiti direttamente dal Comune di Borghetto.
Le prime manifestazioni di interesse sono già arrivate e il sindaco prevede di far entrare i primi inquilini entro fine novembre: «Sono carabinieri, finanzieri, forestali, polizia di Stato e agenti di polizie locali che hanno bisogno di un appartamento». I prezzi degli affitti variano da un minimo di 350 euro mensili a un massimo di 480 per i quadrilocali, tutti a canone concordato.
Il Comune prevede di affittare tutti i dodici appartamenti liberi a uomini delle forze dell’ordine, ma se qualche unità restasse libera «apriremo un bando Saf per favorire le giovani coppie». Entro l’anno poi dovrebbe andare in gara il cantiere per trasformare l’ala restante del palazzone di proprietà comunale in caserma dei carabinieri: sala operativa, sala mensa, camerate, tre alloggi e un nuovo corpo per gli uffici. «Sarà pronta nel 2023», assicura la sindaca di Borghetto.
Tra appartamenti per poliziotti e carabinieri e caserma, il «palazzone» dal 2023 diventerà un enorme «custode» del paese. Quanto agli altri due edifici la situazione è stata risolta negli ultimi due anni. È stata creata una cooperativa che ha consentito alle famiglie, una quarantina in tutto, di acquistare gli appartamenti. Una dozzina sono nuclei di immigrati all’epoca intestatari dei contratti irregolari. «E che oggi — assicura la sindaca — si stanno integrando bene. I palazzoni del degrado sono una storia finita».