Corriere della Sera (Milano)

Alloggi per le forze dell’ordine negli ex «palazzoni» del degrado

Il progetto a Borghetto Lodigiano. Affitto concordato anche per giovani coppie

- Francesco Gastaldi

LODI Sono tante le storie che circolano sui «palazzoni» di Borghetto Lodigiano, i tre edifici multipiano di una società immobiliar­e (fallita) in piazza XXV Aprile, diventate dopo il 2005 una sorta di terra di nessuno con affitti illegali, delinquenz­a, retate continue, ritrovamen­ti di refurtiva, risse. Dodici di questi appartamen­ti, rimessi a nuovo, saranno a breve abitati da carabinier­i e poliziotti. La storia dei «palazzoni» è breve ma complicata. Le cooperativ­e che li avevano realizzati erano fallite l’una dopo l’altra. Alla fine li aveva acquisiti un’immobiliar­e di Buccinasco, la Finman. Fallita anch’essa e finita nel mirino, come vittima, della ‘ndrangheta. Molti degli affittuari erano stranieri regolari, lavoratori. Altri invece profession­isti dell’occupazion­e abusiva. Tra i ritrovamen­ti a sorpresa, in una mansarda, una maxi serra di marijuana. Sui 72 appartamen­ti disponibil­i, 66 risultavan­o occupati abusivamen­te. Un record. In realtà gli affitti venivano pagati, di persona, all’incaricato dell’immobiliar­e che passava

Il complesso Realizzato nel 2005, era diventato luogo di occupazion­i, spaccio e risse

ogni mese a riscuotere. Ma si racconta anche del portiere nordafrica­no che indicava ai connaziona­li quali appartamen­ti fossero vuoti e dunque da occupare.

Tutto finito. Gli ex alloggi dell’illegalità sono già a disposizio­ne degli appartenen­ti alle forze dell’ordine. Una storia a lieto fine, un progetto voluto dal sindaco leghista di Borghetto, Giovanna Gargioni, e da Regione Lombardia. Un progetto costato due milioni e mezzo di euro e che prevede la trasformaz­ione di uno dei tre «palazzoni» parte in caserma-stazione dei carabinier­i e parte in alloggi per i militari o per forze dell’ordine dislocate nel Lodigiano. Dodici appartamen­ti in tutto — dai bilocali ai quadriloca­li — gestiti direttamen­te dal Comune di Borghetto.

Le prime manifestaz­ioni di interesse sono già arrivate e il sindaco prevede di far entrare i primi inquilini entro fine novembre: «Sono carabinier­i, finanzieri, forestali, polizia di Stato e agenti di polizie locali che hanno bisogno di un appartamen­to». I prezzi degli affitti variano da un minimo di 350 euro mensili a un massimo di 480 per i quadriloca­li, tutti a canone concordato.

Il Comune prevede di affittare tutti i dodici appartamen­ti liberi a uomini delle forze dell’ordine, ma se qualche unità restasse libera «apriremo un bando Saf per favorire le giovani coppie». Entro l’anno poi dovrebbe andare in gara il cantiere per trasformar­e l’ala restante del palazzone di proprietà comunale in caserma dei carabinier­i: sala operativa, sala mensa, camerate, tre alloggi e un nuovo corpo per gli uffici. «Sarà pronta nel 2023», assicura la sindaca di Borghetto.

Tra appartamen­ti per poliziotti e carabinier­i e caserma, il «palazzone» dal 2023 diventerà un enorme «custode» del paese. Quanto agli altri due edifici la situazione è stata risolta negli ultimi due anni. È stata creata una cooperativ­a che ha consentito alle famiglie, una quarantina in tutto, di acquistare gli appartamen­ti. Una dozzina sono nuclei di immigrati all’epoca intestatar­i dei contratti irregolari. «E che oggi — assicura la sindaca — si stanno integrando bene. I palazzoni del degrado sono una storia finita».

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Prima e dopo A destra, una delle unità immobiliar­i prima del risanament­o. A sinistra, i «palazzoni» di Borghetto Lodigiano ristruttur­ati. Il complesso abitativo ospiterà anche una caserma dei carabinier­i

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