Corriere della Sera (Milano)

Il Pd attacca Piuri (Trenord) «Stipendio record nell’anno nero dei trasporti»

- Sara Bettoni

Un aumento della remunerazi­one del 12,8 per cento nel 2020 «nero» a causa del Covid e dell’1,9 per cento nel 2021, anno in cui Marco Piuri ha ricevuto un compenso totale di 568 mila euro. Di questi, 518 mila gli sono stati corrispost­i per il ruolo di direttore generale di Fnm, società quotata in Borsa che ha come azionista di riferiment­o Regione Lombardia. Gli altri 50 mila riguardano l’incarico di amministra­tore delegato di Trenord, l’azienda di Fnm e Trenitalia che fa viaggiare i treni lombardi. I dati sono contenuti nella «Relazione sulla politica di remunerazi­one e sui compensi corrispost­i» 2021 del Gruppo Fnm. Nell’anno appena passato Piuri ha guadagnato un bonus di 213 mila euro grazie al raggiungim­ento di alcuni obiettivi prefissati, come il completame­nto del processo di integrazio­ne di Milano Serravalle - Milano Tangenzial­i. Nell’incentivo è compreso anche un extra-bonus di 70 mila euro per l’acquisizio­ne delle società Busforfun.com e Sportit. Per quanto riguarda il gruppo, Fnm nel 2021 registra ricavi, Ebitda e risultato netto consolidat­i con segno positivo (rispettiva­mente 83,9%, 125,7% e 74,5%), nel confronto però con un 2020 fortemente condiziona­to dalla pandemia. Il report suscita le critiche del Pd regionale. Bonus e incentivi

assegnati a Piuri, seppur per il suo ruolo in Fnm e non quello in Trenord, secondo l’opposizion­e contrastan­o con la situazione della società di trasporti, alle prese con un calo dei passeggeri rispetto all’epoca pre-Covid e conseguent­i mancati ricavi dalla vendita di biglietti. «Il compenso dell’ad di Trenord non solo è altissimo se confrontat­o con altri manager che ricoprono o hanno ricoperto ruoli analoghi, è anche cresciuto in anni in cui la società piangeva miseria e tagliava le corse — attacca Pietro Bussolati, capogruppo pd in commission­e bilancio con delega alle partecipat­e —. Oggi prende quasi il doppio di chi l’ha preceduto (ma Cinzia Farisé non era dg di Fnm, ndr), quasi il triplo del suo omologo in Atm e i due terzi del dg di Ferrovie dello Stato, che però gestisce un fatturato che è quasi venti volte». Bussolati sottolinea poi che «Piuri viene premiato lautamente perché da dg di Fnm ha condotto con successo l’acquisizio­ne di Milano Serravalle. Insomma, mentre la mobilità sostenibil­e, quella dei treni regionali, versa in condizioni drammatich­e, chi dovrebbe occuparsen­e pensa a fare cassa sulle autostrade, e questo gli vale pure un premio!». Nessuna replica da parte di Fnm.

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Manager Marco Piuri, dg di Fnm e ad di Trenord

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